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Tajani, collaboriamo con Slovenia-Croazia sui migranti

Tajani, collaboriamo con Slovenia-Croazia sui migranti

'Prossimo incontro a Roma sul tema della rotta balcanica'

LUBIANA/ZAGABRIA, 17 marzo 2023, 19:30

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Ci siamo trovati spesso in sintonia con la ministra Fajon in sede europea sul tema delle migrazioni irregolari, per questo ci siamo dati appuntamento a Roma nelle prossime settimane insieme a Slovenia e Croazia per trovare una forma di collaborazione per quanto riguarda la rotta balcanica. Il problema comunque rimane un problema europeo, perché non basta la nostra collaborazione, servono risposte europee". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in visita ufficiale a Lubiana, dove ha incontrato la collega slovena Tanja Fajon.

Per Tajani, "la stabilizzazione delle migrazioni irregolari lungo la rotta balcanica passa anche tramite l'allargamento dell'Unione europea ai Paesi dei Balcani occidentali, a partire dalla Bosnia-Erzegovina". "Nell'incontro in programma a Roma - ha aggiunto - abbiamo intenzione di rafforzare e coordinare il lavoro delle polizie di Italia, Slovenia e Croazia per affrontare il problema sul terreno. Ma vogliamo trovare anche un punto d'incontro per portare le soluzioni a Bruxelles, perché con l'Italia da sola o solo con Slovenia e Croazia la questione migratoria non viene risolta". "Abbiamo parlato anche delle rispettive minoranze autoctone, che sono delle fonti di ricchezza e non un problema", ha aggiunto il titolare della Farnesina. "Mi sono impegnato ad ascoltare e contribuire a risolvere i problemi delle minoranze italiana in Slovenia e in Croazia, ma allo stesso modo mi impegnerò a trovare soluzioni per i cittadini italiani di lingua slovena, a partire dai problemi tecnici delle trasmissioni della Rai in lingua slovena".

L'immigrazione illegale è una questione urgente per la quale occorre trovare una risposta europea, avevano rimarcato in mattinata a Zagabria il ministro degli Esteri croato, Gordan Grlić-Radman, e l'italiano, Antonio Tajani. "È necessario trovare una risposta europea adeguata che tuteli gli interessi e la sicurezza dell'Ue e soprattutto dei Paesi che sono i primi ad essere colpiti, come la Croazia e l'Italia", ha detto in conferenza stampa il ministro Grlić-Radman. In questo contesto, ha sottolineato l'importanza di armonizzare a livello europeo le politiche sui visti con i Paesi che hanno un regime senza visti con l'Ue. Tajani ha ribadito che la "stabilità dei Balcani occidentali è molto importante" per l'Italia e per la Croazia, tra l'altro, perché significa anche un minore "afflusso di migranti illegali". "Dobbiamo affrontare questo problema tutti insieme o non lo risolveremo", ha detto il vicepremier italiano ricordando che l'Italia sta affrontando un afflusso di migranti irregolari, non solo dalla cosiddetta rotta mediterranea, ma anche dai Balcani verso il Friuli-Venezia Giulia. 

Nell'incontro a Lubiana con la collega slovena Tanja Fajon, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, accanto al tema cruciale della crisi migratoria, ha parlato anche del rafforzamento della cooperazione economica fra i due Paesi. In conferenza stampa Tajani ha sottolineato in particolare la necessità di favorire le occasioni di incontro fra imprenditori dei due Paesi con l'organizzazione di un business forum e la nascita di joint venture in settori di interesse comune. Per quanto riguarda il settore turistico, poi, l'interesse reciproco è di incentivare le possibilità di scambio, di incontri e di visite, anche con una migliore connettività fra le due capitali, a partire dall'istituzione di connessioni aeree fra i due Paesi. Ad una domanda sulle relazioni nel settore energetico, il ministro Tajani ha detto che l'Italia ha intenzione di affermarsi come hub mediterraneo del gas, e in questo ambito ha avuto modo di parlarne anche durante il colloquio avuto con il primo ministro, Robert Golob, prima di incontrare anche la presidente slovena Nataša Pirc Musar. Tajani e Fajon hanno inoltre confermato di aver parlato di ulteriore collaborazione in sede europea per accelerare il processo di ingresso dei Paesi dei Balcani occidentali nell'Unione europea, perché "la stabilizzazione della regione e il superamento dei problemi lungo la rotta balcanica passa anche attraverso l'allargamento dell'Ue a questi Paesi, come la Bosnia Erzegovina, l'ultima a presentare domanda di accesso", ha detto il titolare della Farnesina. Tajani ha dato quindi appuntamento alla collega Fajon al consiglio europeo degli Affari Esteri la prossima settimana a Bruxelles, "dove saremo pronti a ribadire il nostro impegno a favore dell'Ucraina". Nei colloqui a Lubiana Tajani ha tenuto a sottolineare al tempo stessol'importanza delle relazioni bilaterali anche nell'ambito del progetto Go2025! di Nova Gorica e Gorizia capitale europea della Cultura, designata per il 2025. E a questo riguardo ha segnalato la visita del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, nelle due città in programma la prossima settimana. La ministra socialdemocratica Fajon dal canto suo ha detto di "essere onorata che la prima visita ufficiale del governo italiano sia di un esponente di così alto profilo", a conferma che le relazioni fra i due Paesi poggiano su basi solide e rimangono eccellenti a prescindere dal colore politico.

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