Mostre: a Bucarest in visione 'L'Universo Olivetti'
Storia dell' azienda di Ivrea, espressione del Made in Italy
05 febbraio, 14:32Unirii 22, Bucarest), la mostra "L'Universo Olivetti. La comunità come utopia concreta". All'inaugurazione sono intervenuti: Laura Napolitano, direttrice dell'Istituto Italiano di Cultura di Bucarest, Pippo Ciorra della Fondazione MAXXI e Beniamino de' Liguori Carino, segretario generale della Fondazione Olivetti. Organizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), la Fondazione Olivetti e la Fondazione MAXXI (Museo nazionale delle arti del XXI secolo) e curata da Pippo Ciorra, Francesca Limana e Matilde Trevisani, la mostra racconta il progetto Olivetti in tutti i suoi aspetti e in tutta la sua complessità. Tra gli anni '30 e '60 del Novecento, Adriano Olivetti realizza, attraverso lo stabilimento di Ivrea (città recentemente iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO), l'ideale di un paesaggio visionario in cui la modernizzazione industriale e tecnica si unisce a un'innovativa riorganizzazione del territorio e dello spazio sociale. Ivrea e il Canavese diventano così un laboratorio dove cultura, ricerca tecnologica, design, architettura e sostenibilità si integrano in un modello di rapporto tra azienda e società unico e innovativo, considerato, ancora oggi, esemplare. Strutturata in quattro sezioni tematiche - Città e Politica, Fabbrica, Cultura e Immagine, Società - la mostra ripercorre la storia di un'azienda italiana che ha attraversato quasi un secolo, condensando i grandi temi del Novecento e diventando espressione dei migliori prodotti del 'made in Italy'. L'innovazione, la qualità del prodotto e lo sviluppo dell'azienda sui mercati internazionali si uniscono all'eccellenza dell'architettura e del design industriale. Nell'universo Olivetti, la fabbrica è il motore del progetto riformatore di Adriano Olivetti, che è insieme imprenditoriale, politico, culturale e sociale. Adriano Olivetti raccoglie attorno a sé le persone più capaci dell'Italia del dopoguerra: architetti, filosofi, designer, intellettuali e ingegneri, che guidano l'azienda, proprio dalla metà degli anni Cinquanta, a fondare, da un lato, uno "stile" Olivetti , e dall'altro a muovere i primi passi pionieristici verso lo sviluppo dell'elettronica e poi dell'informatica con il primo personal computer. Tra i primi ad intuirne le potenzialità ci sono gli scienziati della Nasa che lo utilizzano per completare le mappe della Luna e per tracciare la traiettoria della missione Apollo 11, che nel 1969 portò l'uomo sulla Luna.
La mostra rimarrà esposta alla Biblioteca Nazionale di Bucarest fino all'8 marzo 2023. (ANSA).