(ANSA) - VENEZIA, 18 SET - "La lingua Istro-Veneta dichiarata
ufficialmente Patrimonio immateriale della Repubblica croata e
questo riconoscimento significa non solo la tutela, ma anche la
promozione e lo studio nelle scuole e università, favorendone
l'uso e la divulgazione affinché essa possa continuare a vivere
arricchendo l'intera collettività" Roberto Ciambetti, presidente
del Consiglio regionale del Veneto, commenta la notizia
ufficializzata nel corso del Festival Istro-Veneto a Buje
nell'Istria croata , "antica cittadina che entrò nei domini
della Repubblica Serenissima già nel 1358 per rimanerle legata
fedelmente sino al 1797, il luogo ideale per annunciare il
riconoscimento dello stato croato del valore dell'Istro-Veneto -
spiega Ciambetti - Io devo ringraziare il governo croato e
quanti in questi anni, a partire dall'Unione degli italiani e la
Regione Istria, che aveva avviato l'iter del riconoscimento nel
2016, si sono battuti per raggiungere questo obiettivo. Qualche
mese fa fu la Slovenia a ufficializzare lo status di lingua per
l'Istro-Veneto patrimonio immateriale: adesso arriva
l'imprimatur da Zagabria, proprio nell'anno in cui si è
celebrato il 700 anniversario della morte di Dante Alighieri che
notò l'Istro-Veneto per la dolcezza della sua parlata:
legittimazione migliore di questa, dal padre ideale della lingua
italiana, non poteva esserci e oggi la Croazia, dopo lo
Slovenia, coglie l'opportunità per dare giusto spazio e non solo
culturale a una lingua romanza, il Veneto nella sua versione
istriana, di una formidabile comunità dalla grande storia e
soprattutto con un grande futuro". " Speriamo - conclude
Ciambetti - che anche l'Italia si accorga che la lingua veneta è
un patrimonio da valorizzare e promuovere". (ANSA).
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