Dopo il fallimento di
negoziati intavolati con il governo, in Serbia sono in programma
da oggi proteste degli agricoltori, che dovrebbero scendere in
piazza per chiedere all'esecutivo riforme del settore e maggiori
sussidi. L'annuncio delle proteste è arrivato dopo che i
rappresentanti degli agricoltori e la premier Ana Brnabic non
sono riusciti a raggiungere un accordo sulle richieste
presentate da allevatori e contadini, che chiedono fra le altre
cose 300 euro per ettaro in contributi per i terreni agricoli,
l'eliminazione delle accise e dell'Iva sul gasolio, un sussidio
da 40.000 dinari (341 euro) per vacca e prezzi minimi garantiti
per il latte.
Le annunciate proteste hanno lo scopo di portare
l'attenzione della popolazione sulla difficile situazione del
comparto agricolo. Per evitare di causare disagi al pubblico,
Nedeljko Savic, rappresentante dell'Associazione Stig di
Pozarevac, ha anticipato che le manifestazioni inizialmente non
si trasformeranno in blocchi stradali.
"Staremo ai bordi delle strade e poi verranno attuate misure
più forti", ha detto Savic, citato dai media locali. Savic ha
invitato tutti gli agricoltori serbi a unirsi al movimento di
protesta.
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