Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Nonostante l'opposizione di molti
genitori, sette giorni dopo la strage avvenuta alla scuola
elementare Vladislav Ribnikar di Belgrado, in Serbia, gli
studenti tornano oggi nella scuola. Invece di lezioni regolari,
gli alunni, solo quelli che saranno pronti a rientrare
nell'istituto, parteciperanno a discussioni e riceveranno
assistenza come necessario. In Serbia, una generale ondata di
dolore e shock è seguita alla sparatoria di massa che ha portato
all'uccisione del custode della Ribnikar e di otto studenti,
massacro compiuto da uno studente dell'istituto, di 13 anni, ora
rinchiuso in una clinica psichiatrica. La scuola Ribnikar ha
implementato un sistema di supporto per gli studenti e il
personale, inclusi psicologi e assistenti sociali, per aiutarli
a far fronte al trauma, riferisce la stampa locale. La scorsa
settimana, poco dopo la strage della Ribnikar, la Serbia è stata
scioccata da un secondo massacro. Protagonista questa volta un
uomo di 21 anni che ha ucciso altre otto persone, tutti giovani
del posto, vicino a Mladenovac.
