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Montenegro: alta tensione per insediamento nuovo metropolita

Riemersi contrasti con la Serbia. Domenica cerimonia solenne

04 settembre, 18:52
(ANSA) - BELGRADO, 04 SET - In Montenegro sale la tensione in vista dell' insediamento, domenica prossima, del nuovo metropolita locale joanikije. La cerimonia solenne, su decisione della autorità religiose locali, è prevista nel monastero di Cetinje, località storica sede della residenza ufficiale della presidenza, alla presenza del patriarca serbo ortodosso Porfirije. incerto ancora l'arrivo del presidente serbo Aleksandar Vucic. il presidente montenegrino Milo Djukanovic, sempre più critico nei confronti di quelle che ritiene le mire espansionistiche di Belgrado, ha chiesto da tempo di spostare la cerimonia di domenica in un'altra località meno simbolica, rinfocolando i dissidi fra Belgrado e Podgorica che hanno caratterizzato i mesi passati, con una lunga serie di proteste popolari in Montenegro, la cui popolazione è per il 30% circa di etnia serba e dove la chiesa ortodossa serba è largamente diffusa e molto popolare. A migliaia lo scorso anno erano scesi in piazza in tutto il Paese per protestare contro una legge sulla libertà religiosa ritenuta discriminatoria nei confronti della Chiesa serba, con Djukanovic che ha assunto toni sempre più duri nei confronti di Belgrado, a difesa dell'identità nazionale e della piena indipendenza del Montenegro. Il governo locale presieduto dal premier Zdravko Krivokapic ha una posizione più moderata e meno antiserba di Djukanovic, e non si oppone allo svolgimento della cerimonia a Cetinje. Giovedì il Partito democratico dei socialisti (Dps) del presidente Djukanovic ha nuovamente chiesto lo spostamento della cerimonia in un altro luogo, mettendo in guardia da possibili proteste e incidenti di piazza. E la tensione continua a salire. Un appello alla calma e alla tolleranza è giunto ieri dalla Commissione Europea, che ha invitato a non alimentare tensioni e contrapposizione etniche. Il Montenegro ha conquistato l'indipendenza nel 2006 con un referendum col quale si staccò da una Unione con la Serbia. Entrambi i Paesi ex jugoslavi sono impegnati nel negoziato di adesione alla Ue, con il Montenegro che è entrato nella Nato nel 2017, nonostante la forte opposizione della Russia. (ANSA).

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