Consiglio d'Europa, in Polonia non garantito equo processo
Tribunali non indipendenti, imparziali e istituiti per legge
23 novembre, 15:11Pejcinov Buric ha aperto lo scorso 7 dicembre una procedura speciale per valutare se il Paese stia rispettando gli obblighi che ha sottoscritto aderendo al Consiglio d'Europa. La procedura è stata avviata perché la Corte Costituzionale polacca si è espressa contro una sentenza della Corte europea dei diritti umani (Cedu), dicendo che quanto stabilito da Strasburgo era incompatibile con la costituzione del Paese. Mentre la procedura era in corso, la Corte Costituzionale polacca si è espressa contro un'altra sentenza della Corte di Strasburgo, adducendo la stessa motivazione. Nel pubblicare il rapporto, Pejcinovic Buric si dichiara preoccupata per la situazione, anche perché la Cedu ha ricevuto già numerosi ricorsi che riguardano la questione del diritto a un equo processo davanti a un tribunale indipendente e imparziale istituito dalla legge. Il rapporto, dice Strasburgo, "servirà come base per un dialogo costruttivo con la Polonia" al fine di assicurare il rispetto dei suoi obblighi. (ANSA).