(ANSA) - TERMOLI, 11 MAR - "Quanto dista Roma da Termoli?".
E' la domanda rivolta ieri pomeriggio da Papa Francesco al
vescovo di Termoli-Larino (Campobasso) Gianfranco De Luca, al
sindaco della città molisana Francesco Roberti e a don Benito
Giorgetta, parroco della chiesa termolese di San Timoteo,
durante una visita privata in Vaticano. Lo hanno riferito loro
stessi, oggi, in una conferenza stampa nel centro pastorale di
Termoli, convocata per illustrare il cartellone di eventi,
curato dalla Diocesi con il Comune, per il quarantennale della
storica visita di Papa Wojtyla in città, avvenuta il 19 marzo
1983. Più volte Papa Francesco ha posto il quesito sulla
distanza alla delegazione termolese che, entusiasta, ha risposto
"sole tre ore".
Monsignor De Luca, il sindaco e don Benito hanno illustrato
al Santo Padre il progetto del "Villaggio Laudato si'" per
disabili che sarà realizzato, grazie alla donazione di 600mila
euro di un privato alla Chiesa locale, in via Sant'Elena, a
poca distanza dall'ospedale. La prima pietra, che sarà posata
il 26 marzo prossimo alle 9.30, è stata mostrata a Papa
Francesco che l'ha benedetta.
"Ho portato le tavole del progetto del Villaggio del 'dopo di
noi' e il Papa ha impartito la benedizione - ha riferito
monsignor De Luca - Quando arrivai a Termoli incontrai un uomo
in carrozzina, Raffaele, lui mi chiese di fare qualcosa per
loro. L'ho rivisto anni dopo in una casa di riposo. Quella
richiesta mi è rimasta dentro e grazie alla donazione di una
persona ho pensato di realizzare una struttura. E' chiaro che
sono necessari altri fondi". Il vescovo ha già avuto incontri
con alcune famiglie di disabili, l'intento è metterle in rete.
Il sindaco Roberti ha sottolineato l'emozione dell'incontro
con Papa Francesco. "Ci ha fatto sentire a casa, gli abbiamo
donato del pescato di Termoli e ci ha garantito che lo avrebbe
mangiato. Siamo stati con lui più di un'ora, abbiamo scherzato.
E' stato un incontro bello che non dimenticherò". (ANSA).