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Distretto olio evo, per consorzio Tump 'strumento sviluppo'

Distretto olio evo, per consorzio Tump 'strumento sviluppo'

Assessore Cavaliere,sia esempio per nascita altri distretti cibo

TERMOLI, 07 maggio 2022, 23:13

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"L'approvazione del Distretto dell'olio evo molisano rappresenta un formidabile strumento per lo sviluppo del Molise che potrà così diventare una regione produttrice di un olio a residuo zero e in parte biologico in possesso di tutti i requisiti per la commercializzazione in Italia e nel mondo". Così l'imprenditore Luigi Di Majo, presidente del Consorzio Tump (Turismo Università Medicina e Paesaggio) e del Comitato Promotore del nuovo organismo, presentato oggi in Comune a Termoli.
    Presenti il sindaco Francesco Roberti, gli esponenti del Consorzio Tump Mario Pietracupa e Antonio D'Aimmo, il presidente dell'Associazione Nazionale della Città dell'Olio Michele Sonnessa e il vice Nicola Malorni, Antonio De Cristofaro dell'Unimol e responsabile del Comitato Scientifico del Distretto, il presidente della Cooperativa Olearia Larinese Alessandro Patuto e Pasquale Di Lena cultore dell'olivicoltura, ideatore e ambasciatore delle Città dell'Olio.
    "Particolare Importanza avrà il distretto per lo sviluppo dell'occupazione specialmente di molti giovani chiamati a ristrutturare antichi uliveti e a rendere remunerativi quelli vecchi e spesso abbandonati - prosegue Di Majo - Si prevede anche l'abbellimento del paesaggio con tante colline ricoperte da ulivi che, oltre a produrre un olio prezioso, renderanno più salubre l'aria perché l'ulivo è la pianta che assorbe più anidride carbonica. Bisognerà coinvolgere migliaia di persone, specialmente giovani chiamati a impegnarsi nella produzione e vendita del prodotto. I finanziamenti sono disponibili con fondi europei e nazionali ma vi è necessità di impegnarsi per elaborare progetti e renderli operativi".
    L'obiettivo del progetto è la produzione di un olio di elevata qualità sia dal punto di vista della salubrità, ovvero a residuo zero, sia dal punto di vista del gusto, con le varietà autoctone molisane.
    Per l'Assessore regionale all'Agricoltura Nicola Cavaliere "l'auspicio è che tale iniziativa possa essere da esempio per la nascita a catena di altri distretti del cibo in Molise. C'è una legge regionale che offre un solido punto di riferimento e c'è una terra ricca di tesori gastronomici e prodotti di elevata qualità, non mancano di certo le opportunità".
   

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