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La cucina del mare nel romanzo di un ligure

Antico mortaio per presentare il libro dell’archeologo Benente

11 agosto, 08:31
Stefania Passaro, Roberto Ciccarelli, Fabrizio Benente Stefania Passaro, Roberto Ciccarelli, Fabrizio Benente

 (ANSA) – GENOVA, 10 AGO – Sarà un mortaio del 1.200, utensile della tradizione gastronomica genovese molto legata al mare, a rendere tridimensionale la presentazione di un libro, venerdì prossimo a Sestri Levante. L’associazione culturale “Siamo gente di Mare molto diverso da un mare di gente” realizzerà un’antica salsa, parte delle ricette contenute nel libro “Radio Orwell, Cronache del Circolo Ricreativo Legabue” (De Ferrari 2016) , un intreccio di fantapolitica tra ironia, gustose ricette, e racconti fantastici, di Fabrizio Benente, docente di Archeologia del Mediterraneo Medievale presso l’Università di Genova.

Tra gli obiettivi dell’associazione vi è infatti la riscoperta, la valorizzazione e la tutela delle eccellenze e delle identità della Liguria, del Mediterraneo e del mare in generale. Nel corso della presentazione i due fondatori dell’associazione presenteranno il libro: Stefania Passaro intervisterà l’autore, e Roberto Ciccarelli, esperto nell’uso del mortaio e che ha curato le ricette contenute nel romanzo e realizzate nella finzione dalla cuoca Ferme Bocce, preparerà un “antico pestato verde” al mortaio che i presenti potranno poi degustare.

Fabrizio Benente, direttore del museo di Sestri Levante, nella sua professione di archeologo ha svolto un’attività di ricerca delle tracce dei genovesi nel Mediteranneo ai tempi delle crociate. Nel libro “Radio Orwell, Cronache del Circolo Ricreativo Legabue”, veste i panni del romanziere inventando personaggi che si muovono in una bolla spazio temporale in cui si ritrovano tratti e sentori della Liguria. (ANSA). 

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