(ANSA) - ANCONA, 27 MAG - Msc Crociere, una delle principali
compagnie mondiali di navigazione, scommette sul porto di Ancona
come destinazione e come hub dell'industria crocieristica in
Adriatico: ha fatto richiesta di concessione per una durata
complessiva di 25 anni, periodo suddiviso in due fasi. La prima,
transitoria, a partire dal 2022 per il terminal crociere e
un'area demaniale di circa 3.630 metri quadrati alla banchina
15. Questo fino alla realizzazione, da parte dell'Autorità di
sistema portuale, del banchinamento del fronte esterno del molo
Clementino, come indicato dal Comitato di gestione Adsp nel
luglio 2019, che dovrebbe avvenire entro cinque anni. A regime,
il movimento stimato al molo Clementino sarà di circa
350-400mila crocieristi l'anno relativi alla durata di una
stagione crocieristica ipotizzando l'arrivo di una nave al
giorno nel periodo di massimo traffico. Una volta realizzata la
nuova banchina al molo Clementino, la concessione richiesta da
Msc Crociere interesserà un'area di circa 7.400 metri quadrati
per la realizzazione di un terminal destinato al traffico
crocieristico, che sarebbe a carico della stessa Msc anche per
la fase di progettazione. Dalla pubblicazione della richiesta,
anche in ambito europeo, i soggetti interessati a presentare
eventuali domande concorrenti, osservazioni o opposizioni hanno
60 giorni di tempo. Nel 2019, ultima stagione pre pandemia, i
crocieristi nel porto di Ancona hanno registrato un record di
crescita. Sono stati 100.109, con un incremento del +49% sul
2018 quando furono 67.031, su un totale annuale di passeggeri di
1.189.441.
L'incremento del traffico crocieristico avrà ricadute positive
sull'indotto, con la creazione di ricchezza diffusa sul
territorio. Sarà anche un'opportunità straordinaria per far
conoscere le Marche ai crocieristi che saranno stimolati a
tornare come turisti. La realizzazione del nuovo terminal
crociere al molo Clementino contribuirà ad incrementare uno
sviluppo sostenibile del turismo dando anche respiro agli
operatori del settore turistico e del commercio fra i più
colpiti dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria. (ANSA).
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