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Giampieri, a Ancona lascio porto all'avanguardia

Presidente Adsp a fine mandato,scalo da 4.700 lavoratori a 6.500

21 aprile, 16:29
(ANSA) - ANCONA, 21 APR - Un porto, quello di Ancona, di respiro internazionale, tecnologicamente avanzato, che "in 4 anni è passato da 4.700 a 6.500 lavoratori". E' l'eredità che Rodolfo Giampieri lascia a Matteo Africano, nominato dal ministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili come nuovo presidente dell'Autorità del sistema portuale del Medio Adriatico (che comprende i porti da Pesaro, nelle Marche, a Ortona in Abruzzo, passando tra gli altri per Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto, Pescara e appunto Ancona). Perché l'incarico diventi effettivo ci sono ancora altri step, tra cui l'intesa, data per scontata, da parte delle Regioni Marche e Abruzzo. "Una storia che in qualche modo sembrava già scritta - ha detto oggi Giampieri a margine della presentazione del piano di digitalizzazione del porto di Ancona -, ieri c'è stata solo la formalizzazione di un percorso che stava andando avanti da tempo". Un percorso che il presidente uscente, alla guida dello scalo da 7 anni, tra commissariamenti, autorità portuale 'semplice' e poi di sistema non vuole commentare: "non ho nulla da dire di fronte a decisioni sulle quali non voglio fare considerazioni". Molti e bipartisan gli endorsement per la sua riconferma, dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli, a realtà economiche importanti che gravitano sullo scalo. La Regione Marche, a guida centrodestra, ha voluto una discontinuità per una della maggiori realtà logistiche ed economiche della regione. "Dico solo - ha risposto Giampieri ai giornalisti - che sono una persona che si sente in qualche modo privilegiata ad avere potuto affrontare una cosa così bella e importante al servizio di una città, di una regione, anzi due, un percorso di sintesi e di sistema - ha sottolineato -, sempre bella come avventura, superando tanti campanili". Al termine del mandato il presidente uscente ha ricordato alcuni dei progetti più importanti, come la digitalizzazione del porto, "il primo in Italia ad usare l'intelligenza artificiale per controllare l'afflusso dei mezzi in imbarco e sbarco, accelerando le procedure doganali", Un progetto frutto di una "grande collaborazione istituzionale" con Adm (Dogane), Capitaneria di porto, Guardia di finanza, polizia di frontiera, cominciato due anni fa. Progetti "completati o solo avviati che ci rendono responsabilmente orgogliosi", tra cui la valorizzazione del Porto Antico e l'Ancona Blue Agreement. Una grande trasformazione, sotto la sua guida, per un porto "ancora in movimento". Tra i lasciti, quello della ripresa delle crociere con Msc, "anche se non so dire quando e come, dato che ci sono continui cambiamenti di programma legati all'evoluzione della pandemia. Comunque prevedo un 2021 difficile per il business delle crociere e un 2022 molto più intenso". Tra i progetti che non riuscirà a vedere completati, "la banchina 27 che darà al porto grandi opportunità, alcuni dragaggi purtroppo bloccati da beghe burocratiche, il banchinamento del Molo Clementino che avvicinerà il mondo delle crociere alla città". A succedergli sarà Matteo Africano, che viene dal comitato di gestione del porto di Civitavecchia. Nessun commento sul rischio di un allentamento dei legami con il territorio marchigiano, ma "sono convinto che sarà una persona che prenderà subito possesso delle problematiche e le interpreterà con una visione di insieme, di sistema, anche per la logistica". Quando a lui lo attendono, "alcuni mesi di riposo anche per restituire alla famiglia tutto quello che non ho dato in questi anni". (ANSA).

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