I-Mesh, una giovane azienda marchigiana di Numana (Ancona), ha realizzato la copertura della promenade di Expo 2020 Dubai negli Emirati Arabi Uniti. Ha utilizzato 2,7 km di tessuto tecnico per l'architettura - superficie totale di 52.500 mq - realizzato in Italia: è un materiale tessile high-tech e green, più performante, sostenibile e versatile per il clima locale; ha superato il test di resistenza a una tempesta di sabbia, rimanendo intatto, senza tagli, e resistendo alla forza di vento e sabbia, grazie alla sua leggerezza e alta tecnologia.
Il tema di Expo 2020 - 1 ottobre 2021- 31 marzo 2022 - è "Connecting Minds, Creating the Future" e "collegare le menti, creare il futuro" è la 'filosofia' di Alberto Fiorenzi, fondatore di i-Mesh: partendo dalla propria esperienza nel settore aerospaziale e nautico, ha creato un nuovo materiale per l'architettura, molto performante pensato in ottica di circolarità e massima personalizzazione". Una sorta di eterea 'nuvola' traslucida che protegge dal caldo durante il giorno e si trasforma in un schermo di proiezione la notte. Il tessuto è caratterizzato dai motivi di una moderna 'Mashrabiya', schermo traforato tradizionalmente usato nell'architettura dei Paesi arabi. Le coperture in i-Mesh sono state progettate dallo studio tedesco Werner Sobek che ha scelto poi di utilizzare questo innovativo made in Italy per realizzarle. L'effetto sulla promenade è di un "vedo non vedo", grazie alla leggerezza e trasparenza del tessuto applicato per la prima volta su grande scala urbana: copre le passerelle principali che collegano le aree di Expo Dubai, non impedisce la visione del cielo e il passaggio dell'aria, ma respinge le radiazioni solari dando una sensazione di comfort, mantenendo un microclima piacevole.
La sfida è stata realizzare 2,7 km di coperture retrattili per un totale di 52.500 mq di i-Mesh, senza travi di sostegno trasversali: significa 30 km di alluminio estruso risparmiati, taglio di 31 tonnellate di CO2 che non saranno rilasciate nell'ambiente. I-Mesh è riutilizzabile: quando Expo Dubai sarà terminato, buona parte del tessuto impiegato resterà in loco come installazione permanente. Altre parti potranno essere riutilizzate in un altro contesto cittadino. Il progetto per Expo 2020 Dubai è il risultato di una lunga ricerca, in cui le soluzioni sono state "certificate" da un sistema di calcolo creato in collaborazione con il Politecnico di Milano. i-Mesh è un tessuto brevettato composto da due elementi: sei tipi di fibre (quattro minerali) e un polimero termoplastico che non cambia proprietà durante il processo industriale; può essere separato dalle fibre durante le operazioni di riciclo.
Alberto Fiorenzi guarda già al futuro con l'idea che i-Mesh possa diventare "il paradigma di un modo di fare architettura innovativo e sostenibile grazie alla possibilità di proporre nuove soluzioni economiche, ecologiche e personalizzabili".
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