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L'Accademia Carrara riapre con Cecco di Caravaggio

L'Accademia Carrara riapre con Cecco di Caravaggio

Prima esposizione nell'anno di Bergamo Brescia capitali cultura

MILANO, 16 novembre 2022, 19:07

Redazione ANSA

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L'Accademia Carrara di Bergamo riaprirà il prossimo 23 gennaio, dopo un restauro che ha coinvolto l'interno e l'esterno, e lo farà con la prima mostra assoluta dedicata a Cecco di Caravaggio, allievo e modello del pittore maledetto.
    La figura di Francesco Boneri è avvolta dal mistero, almeno per quanto riguarda la sua vita. Di certo si sa che nacque intorno al 1585 e morì dopo il 1620. Quello che si conosce è il suo aspetto: è suo il volto di Amor Vincit Omnia della Gemaeldegalerie di Berlino, del San Giovanni Battista dei musei Capitolini. E' lui l'angelo che tende la mano nella Conversione di San Paolo della collezione Odescalchi. E a lui si riferisce un viaggiatore inglese parlando del "ragazzo" di Caravaggio, che con lui "giace".
    La mostra - curata da Gianni Papi, che da anni studia la figura di Cecco, e M. Cristina Rodeschini, direttrice dell'Accademia - pone luce sulla sua attività artistica di iperrealista ante litteram, sulle influenze che hanno avuto su di lui Caravaggio e di Savoldo, e sull'influenza che a sua volta lui ha avuto, soprattutto su artisti lombardi grazie alle 49 opere in mostra. Due i dipinti di Caravaggio (uno è il Davide con la testa di Golia della Galleria Borghese, in cui il giovane ha le fattezze di Cecco e il gigante quelle del Merisi), ben 19 sui 25 conosciuti di mano di Cecco, a partire dalla Cacciata dei mercanti dal tempio conservato alla Gemaeldegalierie di Berlino.
    Inquieto, tagliente, anticonformista, l'ha definito Papi. Esplicito nei rimandi erotici ed omosessuali e forse per questo poi trascurato, in una sorta di cancel culture durata secoli, torna ora protagonista in uno spazio completamente rivisto con spazio al primo piano per le mostre temporanee e i focus, e un nuovo percorso espositivo per la collezione permanente che include 300 opere al secondo piano. Nuovo il percorso coperto esterno che collega i tre piani dell'edificio e permette di ammirare le mura veneziane, mentre saranno aperti il 23 giugno i giardini Pwc.
   

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