È stato commemorato oggi, a
Milano, il primo dirigente della Polizia di Stato Paolo
Scrofani, Medaglia d'Oro al valor civile e Ambrogino d'oro,
rimasto ucciso vent'anni fa nell'esplosione di un appartamento
in cui un pregiudicato si era barricato per resistere allo
sfratto.
Era il 28 giugno 2002 e l'allora funzionario della Questura,
all'epoca dirigente del Commissariato Porta Ticinese, intervenne
volontariamente presso lo stabile di viale Giovanni da Cermenate
64, dove Massimo Santoro, l'inquilino pregiudicato, si era
barricato. Per minacciare di farlo esplodere, aveva saturato di
gas l'appartamento. Lo scoppio, improvviso e violento, ferì 25
persone e Scrofani morì
il giorno seguente in ospedale, a 40 anni.
Alla celebrazione, che si è tenuta nei giardini intitolati a
Scrofani in viale Giovanni da Cermenate, di fronte al palazzo
dove avvenne la tragedia, si è svolta alla presenza del
prefetto, Renato Saccone, del questore, Giuseppe Petronzi, e
della famiglia Scrofani. A seguire si è tenuta una celebrazione
nella chiesa di Sant'Angelo e un ricordo in Questura, nella sala
stampa che porta il nome del funzionario di polizia morto
vent'anni fa.
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