Sono state 18.450 le persone che
hanno partecipato a uno degli ottanta concerti di Mito, il
festival che dal 4 al 19 settembre ha animato Milano e Torino.
Un successo "al di sopra delle aspettative" ha spiegato il
direttore artistico Nicola Campogrande, con la gente che man
mano ha preso fiducia "e alla fine di un concerto si metteva in
fila per acquistare i biglietti di quello successivo". Almeno a
Milano, dove la capienza delle sale - per ordinanza regionale
dipende dalla loro grandezza - mentre a Torino valeva la regola
di 200 spettatori al massimo negli spazi chiusi, e quindi era
più difficile trovare ancora biglietti anche se i concerti
serale sono stati sdoppiati con due repliche, una alle 20 e una
alle 22.30.
Da qui l'appello di Campogranfe a pensare a aperture
maggiori, partendo proprio dalle regole lombarde."MiTo - ha
detto - è stata una bella dimostrazione che i concerti si
possono fare in sicurezza per artisti e pubblico. Il nostro
esperimento credo sia servito".
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