Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

25 aprile: Osti Guerrazzi,scioperi Genova emblema Resistenza

Consiglio regionale

25 aprile: Osti Guerrazzi,scioperi Genova emblema Resistenza

Storico, furono strumenti di azione diretta, di liberazione

GENOVA, 22 aprile 2021, 14:00

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"A Genova vi fu uno dei più clamorosi episodi di resistenza civile al nazifascismo: gli scioperi che da dicembre 1943 a giugno 1944 videro decine di migliaia di lavoratori incrociare le braccia". Lo ricorda lo storico del fascismo e della Shoah in Italia Amedeo Osti Guerrazzi stamani durante l'orazione ufficiale della seduta solenne del Consiglio regionale della Liguria per ricordare il 76/mo anniversario dalla Liberazione. "La Prefettura e la Questura di Genova collaborarono attivamente alla deportazione in Germania degli operai genovesi durante l'estate del '44 perché 'colpevoli' di non voler lavorare per la Repubblica Sociale - ricorda Osti Guerrazzi - La storiografia ha dibattuto a lungo se le motivazioni degli scioperi genovesi siano state politiche o economiche, ma sotto un regime di occupazione e un regime interno che avevano nella loro storia e aspirazione più profonda il divieto dello sciopero, gli scioperi esaltarono il carattere d'identità collettiva come strumento di liberazione e scoperta o riscoperta dell'azione diretta". Lo storico ha rievocato la deportazione degli ebrei genovesi evidenziando come "il basso clero sia stato in prima linea per salvare i perseguitati per motivi razziali, ma si impegnarono anche figure importanti, come l'arcivescovo Pietro Boetto insieme al dirigente della rete clandestina ebraica Massimo Teglio a Genova, che riuscirono a mettere in salvo numerosi perseguitati nascondendoli in case o conventi o organizzando la fuga in Svizzera".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza