Per la prima volta da quando si è aperto il processo contro Ciro Grillo e i tre suoi amici genovesi Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, accusati di violenza sessuale, si è presentata in aula, accompagnata dall'avvocata Giulia Bongiorno, la principale accusatrice dei quattro ragazzi. Per la studentessa italo-norvegese, all'epoca dei fatti 18enne, un ritorno in Sardegna: "Adesso devo farmi forza", ha detto alla sua legale.
Questa mattina la giovane ha preso parte all'apertura dell'udienza ma non potrà assistere alla deposizione dell'altra presunta vittima che verrà sentita oggi. Gli avvocati degli imputati si sono opposti e la ragazza è stata fatta accomodare in un'altra stanza del tribunale, in attesa della pronuncia dei giudici sulle questioni tecniche legate al collegio giudicante sollevate dalla difesa e che si proceda con la testimonianza dell'amica che si trovava con lei nella villetta di Porto Cervo la notte tra il 16 e il 17 luglio del 2019 quando si sarebbe consumata la violenza sessuale di gruppo. Il tribunale di Tempio Pausania ha respinto l'istanza delle difese che chiedevano di sospendere l'udienza e di tornare a quella del 10 luglio scorso, quando in aula venne sentito il consulente tecnico informatico e si acquisirono oltre 40 terabyte di filmati, foto e conversazioni estrapolate dai telefoni dei quattro imputati e da quelli delle due presunte vittime. L'obiettivo del pool difensivo è quello di ottenere il reintegro nel collegio del giudice Nicola Bonante, sostituito il 10 luglio con il collega Alessandro Cossu perchè trasferito a Bari. Su decisione del Cms, Bonante è stato di nuovo applicato a Tempio per seguire alcuni processi in corso, ma non potrà tornare nel collegio che sta giudicando Ciro Grillo e altri e suoi amici genovesi per violenza sessuale di gruppo nei confronti di due studentesse.
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