Al via con un ritardo di
un'ora la dodicesima udienza a Tempio Pausania del processo a
porte chiuse per violenza sessuale di gruppo che vede imputati
Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi, Edoardo Capitta,
Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. In aula comparirà oggi
una delle due studentesse milanesi, presunte vittime dello
stupro, ma prima ancora della testimonianza si annuncia
battaglia sulla composizione del collegio.
La questione viene sollevata dal pool della difesa degli
imputati. Il nodo riguarda ancora il giudice Nicola Bonante,
trasferito a Bari ma applicato a Tempio dove continuerà ad
occuparsi dei suoi procedimenti ma non tornerà a fare parte del
collegio che sta giudicando i quattro giovani, così come deciso
dal plenum del Csm agli inizi di settembre. I difensori chiedono
il reintegro di Bonante per dare continuità al dibattimento.
Un'istanza che potrebbe fermare il processo in attesa di una
decisione definitiva.
"Prima della testimonianza inizieremo con alcune questioni
abbastanza rilevanti perché riguardano la formazione del
collegio e alcuni atti dei quali siamo venuti a conoscenza
qualche giorno fa - ha detto prima dell'ingresso in aula
Antonella Cuccureddu, del pool di difesa - Non sappiamo se il
Csm dovrà riprendere in mano la questione. Adesso ce lo diranno
formalmente"
Quanto alla testimonianza di una delle due presunte vittime
dello stupro, l'avvocata commenta: "è sicuramente importante
perché è il primo testimone che era presente nei luoghi in cui
accadevano i fatti di cui discutiamo".
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