"È fondamentale che il confronto
con il governo resti aperto e chiediamo tavoli permanenti ai
quali possano sedere anche i lavoratori e le lavoratrici che ben
conoscono la situazione del settore dello spettacolo e che hanno
la conoscenza per portare proposte concrete". Un appello, quello
lanciato da Elena Dragonetti, portavoce di Emergenza Spettacolo
Liguria, nel corso degli "Stati Generali" del settore che si
sono tenuti al Teatro Nazionale di Genova. Una giornata di
confronto per fare il punto su un comparto che conta migliaia di
posti di lavoro solo a Genova e che sta riprendendo a fatica
l'attività. "Ci sono realtà medie e piccole che faticano -
prosegue Dragonetti - alcune hanno deciso di rimandare
all'estate la riapertura e altre hanno deciso di chiudere per
sempre. Questo significa una minore occupazione che alimenta
questo stato di emergenza per lavoratori e lavoratrici".
Per ripartire, spiegano, serve una riforma che deve tener
conto delle specificità del mondo dello spettacolo, e di un
adeguato riconoscimento istituzionale in termini di diritti e di
tutele. "Serva una riflessione sulle norme e su una riforma,
necessaria al settore, che in questo anno di chiusura è stata
molto attiva tra i lavoratori e le lavoratrici - conclude
Dragonetti - c'è una bozza di decreto legge presentata dal
ministero sulla quale i lavoratori e le lavoratrici hanno
indicato alcune criticità, che sono alla base del nostro
confronto di oggi. Abbiamo visto cosa succede in Francia, in
Germania, in Belgio, e chiediamo o all'Italia di allinearsi a
queste esperienze di sostegno alla cultura".
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