"La schiavitù moderna nasce dal
corollario della tratta degli esseri umani e dell'immigrazione
clandestina. Disgraziati, illegali che arrivano in Europa senza
una tutela giuridica , senza un contorno sociale, abbandonati a
se stessi che provocano problematiche e tensioni sociali, e
anche lavorative col ceto medio quasi inesistente in Europa.
Lavoratori forzati, schiavi agricoli, abituati a finire nelle
mani della criminalità organizzata e nella prostituzione. Se non
a finire come pedine di Al Qaida. L'unica soluzione è quella di
non far partire questi illegali, per evitare morti in mare,
bloccandoli dalla zona di partenza". Così l'ammiraglio Nicola de
Felice alla presentazione del suo libro 'Fermare l'invasione -
Le ragioni del blocco navale' presso la Sala del Cenacolo di
Vicolo Valdina.
L'ammiraglio nel 2015 recuperò ad Augusta, in Sicilia, le 900
salme del barcone affondato alle coste libiche. L'evento è stato
l'occasione per spiegare le ragioni del libro, frutto
dell'esperienza diretta sull'emergenza migrazione ai tempi
odierni. "Con molto piacere ho organizzato a Roma la
presentazione del libro 'Fermare l'invasione'. È stata
l'occasione non solo di divulgazione di un'opera di analisi
tecnica su come attuare il controllo del mar Mediterraneo
rispetto al fenomeno incontrollato dell'immigrazione di massa",
afferma il deputato e coordinatore di Fdi Roma Massimo Milani.
"Ma è stato anche un importante momento di confronto tra
tecnici del settore Difesa e politici chiamati ad assumere
disposizioni normative in Italia e nel dialogo con l'Unione
Europea per fermare un fenomeno illegale e foriero di
microcriminalità o sfruttamento di manodopera dequalificata e a
basso costo sul territorio nazionale ed europeo. Non vogliamo
più vedere morti nel mediterraneo né fantasmi nelle nostre
campagne o per le strade delle nostre città. FdI lavorerà
perché i flussi siano controllati, legali, con occupazione
lavorativa, sistemazione abitativa, ecc. Esattamente come quanto
accade negli altri paesi europei. L'accoglienza è possibile solo
con una reale integrazione", conclude Milani.
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