Gil Shaham, considerato tra i più
grandi violinisti dei nostri tempi, torna dopo tre anni sul
podio di Santa Cecilia nella doppia veste di direttore e
solista. Il musicista americano, beniamino del pubblico dell'
Accademia Nazionale dal debutto nel 1996, è il protagonista del
concerto in programma il 20 maggio alle 20:30 (repliche il 21 e
il 22 maggio alle 18) nell'Auditorium Parco della Musica Ennio
Morricone.
Aprirà la serata il Preludio e Allegro nello stile di
Pugnani di Fritz Kreisler, compositore e violinista tra i più
acclamati del suo tempo e che ha eseguito questo brano a Santa
Cecilia nel 1907, che egli all'epoca spacciò come una
composizione originale di Gaetano Pugnani, violinista del
secondo Settecento italiano, rivelando il suo inganno solo molto
più tardi. A seguire, l'Orchestra di Santa Cecilia eseguirà un
brano della musica d'oggi di Arvo Pärt: Fratres, per violino e
archi, è stato composto nel 1977 ed è tra le composizioni più
eseguite e di maggiore impatto emotivo del compositore estone,
che è anche accademico onorario di Santa Cecilia. Seguirà, in
prima esecuzione italiana, il Concerto per violino e orchestra
op. 8 n. 9 di Joseph Boulogne Chevalier de Saint-Georges
(1739-1799), primo compositore mulatto della storia musicale
moderna definito il Mozart nero; nato nella Guadalupa da un
ricco proprietario terriero e da madre senegalese, Saint-Georges
studiò a Parigi con Jean-Marie Leclair (violino) e con François
Joseph Gossec (composizione) diventando virtuoso del
clavicembalo, del violino e infine direttore d'orchestra, ma
oltre alla carriera concertistica intraprese anche quella
militare (prima nell'esercito reale poi in quello
rivoluzionario). Il Concerto in sol maggiore op. 8 n. 9 è
strutturato in tre movimenti con un Allegro iniziale, un Largo
centrale e un Rondeau finale dalle tinte popolaresche e briose.
Nella seconda parte della serata Shaham proporrà le Quattro
Stagioni di Vivaldi con l'attore Valerio Aprea, al debutto a
Santa Cecilia come voce narrante per la lettura dei quattro
sonetti scritti probabilmente dallo stesso Vivaldi.
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