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Camilli (Unindustria), alla politica industriale serve coraggio

Camilli (Unindustria), alla politica industriale serve coraggio

Con solo aumenti salari rischio collasso. Serve taglio del cuneo

ROMA, 28 aprile 2022, 10:59

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Anche sulla politica industriale sono mancate scelte coraggiose", avverte il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, nella sua relazione all'assemblea dell'associazione di Confindustria degli industriali del Lazio.
    Ora, dice alla platea di imprenditori, al Teatro dell'Opera di Roma, alla presenza anche del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, "dobbiamo lavorare insieme al Governo, per una politica industriale lungimirante, capace di irrobustire il sistema economico e produttivo per reagire velocemente a nuove crisi e riposizionarsi nei nuovi equilibri". La ripresa post-Covid, evidenzia, "già prima dello scoppio della guerra, ci aveva messo davanti a due fragilità trasversali del nostro Sistema Paese: la politica energetica e quella industriale".
    Per il leader degli industriali del Lazio "i cambiamenti in atto impongono anche di utilizzare approcci diversi nel confronto con le organizzazioni sindacali.
    Le persone, oggi, vedono il proprio potere d'acquisto indebolito dall'inflazione e chiedono adeguamenti dei salari. Ma intervenire solo su aumenti retributivi può significare un collasso per le aziende di diversi settori", avverte: "Ecco allora che bisogna procedere seriamente ad una significativa detassazione degli incrementi salariali di secondo livello e ad un robusto taglio del cuneo fiscale.
    Solo così gli aumenti per i lavoratori sarebbero sostenibili".
    "Siamo inoltre d'accordo sulla necessità di modificare lo schema degli ammortizzatori sociali in chiave universale ed assicurativa, fondandolo sulla natura condizionale delle prestazioni", aggiunge. E "sulle politiche del lavoro si deve avere la volontà concreta di passare da un sistema centrato sulla cassa integrazione ad un altro che punta sulla ricollocazione, garantendo orientamento, formazione e servizi in una collaborazione virtuosa e coordinata tra pubblico e privato, Stato e Regioni".
   

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