Le tecnologie dell'Industria 4.0 hanno svolto un ruolo decisivo nella risposta alla pandemia in molte aziende. E' suonato invece un campanello d'allarme nelle imprese prive di queste tecnologie. In ogni caso, la crisi sta mettendo il futuro delle operazioni digitali sotto nuove pressioni. E' questo in sintesi il quadro che emerge dallo studio di McKinsey, "Covid-19: An inflection point for Industry 4.0", su oltre 400 aziende.
Secondo il 94% degli intervistati l'Industry 4.0 e le tecnologie ad essa collegate sono state fondamentali per garantire il funzionamento delle attività durante la crisi e più della metà delle imprese (56%) ritiene che queste tecnologie siano state essenziali per rispondere alla crisi. Più di un terzo, inoltre, vede una ripresa in atto, mentre, quasi un terzo si aspetta che il recupero richieda un anno o più, citando ostacoli come la mancanza di fondi, personale e competenze. In generale, circa il 65% degli intervistati si mostra più ottimista sulle prospettive delle tecnologie digitali rispetto a un anno fa.
Tuttavia solo il 26% dei manager dichiara di aver portato su scala con successo alcuni o molti casi d'uso dell'Industry 4.0, con un crollo di oltre il 40% rispetto all'anno precedente e al di sotto del livello registrato nel 2017 (30%). Per quanto riguarda le imprese che non avevano implementato tecnologie 4.0 prima della pandemia, il 56% si è trovato limitato nella propria capacità di reazione e il ritardo tecnologico, accompagnato dai vincoli di cassa, sta rendendo difficile la ripresa. (ANSA).