Sono 500 gli esperantisti, tra
docenti e giovani, in arrivo oggi da tutto il mondo a Lignano
Sabbiadoro (Udine) per il 56/o Congresso internazionale degli
insegnanti di esperanto e il 79/o congresso internazionale
dell'Organizzazione mondiale della gioventù mondiale
esperantista, in programma fino al 12 agosto al villaggio Bella
Italia.
Lanceranno un "messaggio di pace", poiché l'esperanto, anche
nelle intenzioni del fondatore della lingua ausiliaria
internazionale più parlata al mondo, Ludovico Lazzaro Zamenhof,
linguista polacco vissuto tra il 1859 e il 1917, "è da sempre la
lingua della pace e del dialogo tra diverse culture".
In tutto sono 20.000 gli esperantisti attivi in Italia, un
migliaio quelli impegnati nella propagazione e nell'insegnamento
di questa lingua diffusa in tutto il mondo, che fa segnare
attualmente picchi in Europa e America Latina, è sempre più
popolare in Asia e in crescita nel continente africano.
"All'appello manca ancora il mondo arabo - spiega Brunetto
Casini, presidente del Comitato organizzatore dei due congressi
internazionali - forse per le origini ebraiche di Zamenhof,
medico nato nella città polacca di Bialystok, e morto nel 1917 a
Varsavia, dove è sepolto nel cimitero israelitico".
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