(ANSA) - TRIESTE, 26 MAG - Praticamente non c'è guerra sul
pianeta dove Fausto Biloslavo non sia stato e non abbia
descritto con articoli, foto e video: dal Libano nel 1982 alla
Cecenia, dall'Afghanistan all'Iraq, dalla ex Jugoslavia
all'Ucraina, ai numerosi e terribili conflitti africani. I suoi
primi 40 anni di corrispondente di guerra li celebra a New York
con una mostra di 36 selezionate foto scattate in quei contesti
e che si inaugura oggi all'Istituto italiano di cultura,
'Bearing witness'. Secondo qualcuno si tratta della prima mostra
allestita nella metropoli americana dedicato a un fotografo di
guerra italiano.
Biloslavo parla della guerra come del "lato oscuro
dell'umanità e che, purtroppo, fa parte di noi". Anche per
questo "è così importante testimoniare quello che accade". E
sottolinea, con parole e scatti, che sempre in guerra a pagare
il prezzo più alto sono le popolazioni civili, e fra queste,
ovviamente donne e bambini.
Nell'allestimento ci sono anche fotografie di Almerigo Grilz,
di cui il 19 maggio ricorreva l'anniversario della scomparsa,
avvenuta in Mozambico durante la guerra nel 1987. Grilz,
militante di destra, era amico e collega di Biloslavo, entrambi
triestini come il giornalista Gian Micalessin. I tre avevano
costituito l'agenzia di free lance Albatross press agency che
negli anni ottanta "coprì" le guerre dimenticate. (ANSA).
Le foto di Biloslavo a New York, l'umanità e il suo lato oscuro
Una mostra celebra 40 anni di carriera del giornalista di guerra
