(ANSA) - PORDENONE, 26 MAG - Da inizio anno, la Guardia di
finanza di Pordenone ha individuato 55 lavoratori in nero, 40
dei quali stranieri, tra cui otto clandestini in Italia e 10
falsi turisti. Gli accertamenti hanno portato a sanzionare 27
datori di lavoro e a sospendere l'attività di 17 imprese.
Le Fiamme gialle del comando provinciale di Pordenone hanno
effettuato in totale 37 interventi a contrasto del lavoro
sommerso e irregolare.
Sono stati verbalizzati 28 datori di lavoro per l'illecito
impiego di manodopera e, come detto, per 17 di loro è stata
disposta, dal competente Ispettorato territoriale del lavoro, la
sospensione dell'attività, prevista per chi impiega personale
"in nero" in misura superiore al 10% del totale delle maestranze
regolari.
Per ogni lavoratore "in nero" scoperto è stata irrogata, al
datore di lavoro, la "maxisanzione" con diffida, che prevede una
pena pecuniaria che va da un minimo di 1.800 euro a un massimo
di 10.800 euro.
Gli ultimi interventi, in ordine temporale, sono stati
effettuati dai finanzieri del gruppo di Pordenone e della
tenenza di Spilimbergo, rispettivamente nel settore agricolo ed
in quello del commercio di prodotti alimentari e di
abbigliamento. (ANSA).
Gdf Pordenone individua 55 lavoratori in nero, chiuse 17 aziende
Bilancio dei primi cinque mesi dell'anno
