(ANSA) - PORDENONE, 25 MAG - Al via, a Pordenone, il secondo
anno di attività della Scuola per la Sicurezza, iniziativa
gestita dall'Organismo Paritetico Industria, costituito da
Confindustria Alto Adriatico e dalle organizzazioni sindacali
del territorio e fortemente voluta dal Prefetto, Domenico Lione.
Assieme alle associazioni di categoria e dei lavoratori, alla
presentazione odierna c'erano Dino Parrelli e Maria Elena
Dentesano, genitori di Lorenzo, lo studente di Morsano di
Castions di Strada (Udine) morto a 18 anni, vittima di un
incidente sul lavoro, durante l'ultimo giorno di stage in un
progetto scuola-lavoro.
Il presidente di Confindustria Alto Adriatico, Michelangelo
Agrusti, rilanciando il progetto "Zero morti sul lavoro", ha
precisato che "esiste una correlazione diretta tra formazione
esperienziale che viene impartita nella Scuola per la sicurezza,
l'acquisizione di competenze e la conseguente più matura
consapevolezza nell'attuare comportamenti responsabili da parte
dei lavoratori. Le aziende sicure andranno certificate,
bollinate; in assenza di una legge ce ne incaricheremo noi
assieme ai sindacati".
Dino Parelli ha spiegato che «nel solo 2022 tre ragazzi in
formazione-lavoro hanno perso la vita, per cui c'è ancora
qualcosa che non va; con la "Carta di Lorenzo", redatta a
ridosso del primo anniversario dalla morte di nostro figlio,
abbiamo inteso riportare l'attenzione su un tema, quello alla
persona, secondo noi dimenticato, tanto più quando si tratta di
ragazzi che sono il più grande investimento della società, cui è
giusto garantire tutta l'attenzione possibile. La Carta di
Lorenzo sintetizza la necessità di attenzione che va riservata a
un giovane, inesperto, che per la prima volta varca la soglia di
un'azienda". (ANSA).