(ANSA) - TRIESTE, 01 FEB - Per il triennio 2023-2025,
Wärtsilä Italia investirà 50 milioni in ricerca e sviluppo, con
oltre 50 nuove posizioni in R&S, vendita, project management,
sourcing, assistenza e formazione. Ulteriori investimenti e
posizioni sono allo studio dell'azienda. E' una parte del piano
industriale triennale presentato dal Gruppo tecnologico Wärtsilä
oggi a sindacati e istituzioni, come previsto dall'accordo dello
scorso 30 novembre al Ministero delle Imprese e del Made in
Italy. Invece, la decarbonizzazione nei settori globali Marine e
Energy sta accelerando, un cambiamento definito "senza
precedenti" con emergenti opportunità di mercato. Parte
"rilevante del piano riguarda il progetto di sviluppo del
retrofit al metanolo dei motori W46F e i test per la conversione
dei motori a due tempi, di cui Trieste diventerà l'unico hub
centrale. Il motore W46F da laboratorio arriverà a Trieste in
febbraio e le attività impiegheranno mesi di lavoro".
Per l'assessore Fvg al Lavoro Alessia Rosolen, "il prosieguo
della discussione dovrà portare a un orizzonte temporale che
superi il triennio coperto dal piano aziendale. Più in generale
sarà necessario chiarire se e in che termini Wärtsilä vorrà
continuare a essere un player strategico del sistema Italia".
Per Guglielmo Gambardella, Segr. nazionale Uilm, e Antonio
Rodà, Segr.Uilm Trieste-Gorizia, "ci sono ancora molti punti da
chiarire, tuttavia quanto ci è stato rappresentato costituisce
un primo passo di discussione. Ora ci aspettiamo il piano di
reindustrializzazione per la parte delle attività dismesse per
garantire l'occupazione e la salvaguardia del tessuto
industriale".
La senatrice Tatjana Rojc (Pd) chiede "al Governo di
esprimere una volontà più determinata a trovare le soluzioni che
sono state chieste e prospettate ancora mesi fa".
Critico Sasha Colautti, resp.naz. industria USB: "Nei fatti a
Trieste rimarrà di Wartsila solo un azienda di servizi e
fornitura di progetti", un fatto "grave". (ANSA).
Wartsila presenta piano, per sindacato punti da chiarire
Regione Fvg, confronto guardi oltre il triennio
