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Mostre:Villa Manin, 60 opere mito Napoleone a 200 anni morte

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Mostre:Villa Manin, 60 opere mito Napoleone a 200 anni morte

Da domani al 9 gennaio 2022, "Un omaggio" a cura di Erpac Fvg

UDINE, 08 ottobre 2021, 16:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una sessantina di opere, tra dipinti, sculture e incisioni, provenienti da collezioni di musei, fondazioni, e raccolte private, per raccontare, nel bicentenario della morte, come gli artisti abbiano contribuito a consegnare al mito la parabola storica di Napoleone. E' il filo conduttore della mostra "Napoleone. Un omaggio", organizzata dall'Erpac Fvg, Ente regionale del Patrimonio culturale, a Villa Manin di Passariano (Udine), dove sarà visitabile da domani al 9 gennaio 2022. "Ci è sembrato naturale che la Villa ricordasse i 200 anni dalla morte di Napoleone- ha sottolineato Anna Del Bianco, direttore generale Erpac, nel catalogo che accompagna la mostra - perché la dimora dogale rappresenta il luogo napoleonico per eccellenza in Fvg: qui egli soggiornò per quasi due mesi in occasione delle conferenze di pace con i plenipotenziari austriaci che portarono alla firma, il 17 ottobre 1797, del Trattato di Campoformido che sanciva la consegna agli Asburgo dei territori della ex Repubblica di Venezia. Paradosso della storia - ha aggiunto - è che Napoleone scelse come dimora proprio la residenza di campagna dell'ultimo doge veneziano, Lodovico IV Manin".
    "Non è caso dunque - ha sottolineato l'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli - che i curatori abbiano voluto far trasparire nell'immagine grafica della mostra, dietro la parola 'omaggio', anche il termine opposto "oltraggio", perché la presenza di Napoleone a Villa Manin rappresentò un oltraggio innanzitutto alla famiglia del doge Lodovico, spogliato del titolo dogale. L'esposizione - ha aggiunto - è anche uno spunto di riflessione sulla centralità del Fvg nella storia europea dal Settecento agli anni recenti". Nella mostra, curata da Guido Comis e Dino Barattin, e allestita nella Barchessa di levante con progetto e grafica di Claudia Barberi, trovano spazio numerosi ritratti che esaltano le imprese di Napoleone. Nel percorso espositivo anche l'anti-mito, con una selezione di caricature francesi, inglesi e tedesche che stigmatizzavano l'ambizione di Bonaparte, deformandone e ridicolizzandone la figura, e tre maschere mortuarie ottenute dal calco del volto di Napoleone dopo la sua morte.
   

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