(ANSA) - DUBAI, 11 FEB - "La nostra idea è di dare voce alle
donne afghane per capire effettivamente quali sono le loro
esigenze. Ora la comunità internazionale è molto concentrata
sull'Afghanistan, tutti ci chiediamo che cosa possiamo fare, e
dobbiamo chiederlo a loro". Così Loredana Teodorescu, presidente
di Women in international security Italy, ha raccontato al
Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai il progetto italiano della
Task Force per le donne afghane, promosso da Women in
International Security Italy con il supporto del Ministero degli
Affari Esteri. L'iniziativa è stata illustrata in occasione
dell'evento "Women as key actors", organizzato da Aspen e
Fondazione Bracco al padiglione italiano.
"L'idea è quella di supportare le donne afghane nel lavoro
che stanno facendo e anche rivedere l'immagine delle donne
afghane, perché ne parliamo soltanto come vittime", ha spiegato
Teodorescu a margine del forum. "Sicuramente c'è una situazione
grave, ma bisogna anche parlare di tutte quelle donne che invece
stanno giocando un ruolo importante in ambito diplomatico e
politico", come Fatima Gailani, negoziatrice di pace afghana,
tra i partecipanti all'evento. "Vogliamo sostenere il lavoro che
stanno facendo attraverso una task force, mettendo insieme tante
donne esperte di mediazione, e con un programma di mentoring.
Vogliamo dare a queste donne l'idea che abbiano un supporto, che
ci sia una solidarietà e speriamo che questo possa rendere più
agevole il loro lavoro", ha spiegato la presidente di Wiis
Italia. "Tutto questo lo facciamo basandoci sulla nostra
esperienza di coordinatori - insieme all'Istituto Affari
Internazionali - del network delle donne mediatrice del
Mediterraneo, progetto di punta del ministero degli Esteri, e
stiamo coordinando anche la Global Alliance, alleanza che unisce
tutti i network delle donne mediatrice nel mondo. Vogliamo
mettere insieme le donne mediatrici che hanno un'esperienza
forte in Afghanistan da tanti Paesi e riunirle intorno ad un
tavolo virtuale. E a maggio, avremo invece un evento pubblico in
cui potremo riportare le raccomandazioni di queste donne".
"Dobbiamo ascoltare più di 16 milioni di donne nel Paese in
Afghanistan" per aiutarle, ha detto Fatima Gailani. "Dobbiamo
chiedere a loro come vedono le cose e come possiamo aiutarle.
Con Women in international security Italia abbiamo iniziato a
lavorare insieme, prendendo un gruppo di donne che rappresenta
altre donne, e chiedendo loro quali sono le necessità pratiche e
urgenti. L'istruzione è certamente una di queste, ma anche il
lavoro", ha raccontato. (ANSA).