(ANSA) - DUBAI, 01 FEB - L'intelligenza artificiale "ha il
potenziale per supportare i radiologi nel rendere gli esami più
accurati, efficienti e personalizzati e per migliorare la
produttività e la soddisfazione sia dei pazienti che dei
medici". Per la sua reale implementazione nella radiologia,
serve "sinergia tra i diversi attori quali i settori
farmaceutico e software, ospedali, istituzioni". Lo ha
sottolineato Fabio Tedoldi, direttore Ricerca e Sviluppo di
Bracco Imaging, aprendo il forum "Intelligent Imaging: Beyond
the Future and Back to Mind" organizzato da Gruppo Bracco al
Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai per presentare le ultime
applicazioni dell'intelligenza artificiale in campo
medico-scientifico, in occasione della "Health & Wellness Week"
dell'esposizione universale.
"Nella radiologia c'è grande spazio per l'intelligenza
artificiale, che può fornire grande valore" nel "risparmiare
tempo" per i radiologi di fronte alle tantissime richieste di
esami, e "nell'estrarre ancora più informazioni" dalle immagini
"per avere diagnosi migliori", ha sottolineato Tedoldi.
Il forum ha visto la partecipazione di speaker internazionali
che hanno illustrato i vantaggi dell'uso dell'intelligenza
artificiale nell'ambito della diagnostica per immagini. Charles
Kahn, professore and vicepresidente del Dipartimento di
Radiologia all'Università della Pennsylvania, ha raccontato lo
stato dell'arte della diagnostica per immagini intelligente,
evidenziando il contributo importante che l'IA può dare in tutti
gli ambiti di questo campo. Lorenzo Preda, professore ordinario
di Radiologia presso l'Università di Pavia e responsabile della
Divisione di Radiologia presso l'IRCCS Fondazione Policlinico
San Matteo, ha fornito una panoramica dell'impatto della
rivoluzione dell'intelligenza artificiale sull'imaging
diagnostico, raccontandone sfide e opportunità. Isabella
Castiglioni, Professoressa Ordinaria di Fisica medica e machine
learning all'Università degli studi di Milano-Bicocca, ha
parlato dell'importanza dell'IA come elemento chiave per una
medicina predittiva personalizzata.
Marco Alì, Research Operation Manager di Cdi, ha raccontato
l'esperienza del progetto "AI-for-Covid", portato avanti da Cdi
e Gruppo Bracco e nel quale l'IA è stata applicata alle immagini
radiologiche ed i dati clinici dei pazienti con Covid al fine di
poter predire l'evoluzione della patologia, per migliori cure e
un'ottimizzazione delle risorse a disposizione. Infine, nella
sua presentazione Giovanni Valbusa, project manager R&D Bracco
Imaging, ha utilizzato un software destinato agli smartphone per
proiettare sul palco del padiglione il suo volto ricostruito in
3D e raccontare come l'IA pervada la nostra vita quotidiana,
mentre fa ancora fatica a trovare il suo posto nei reparti di
radiologia. Questo accade - ha spiegato - perché l'IA usata per
la sanità presenta maggiori criticità dal punto di vista legale,
etico, tecnico e logistico. (ANSA).