(ANSA) - DUBAI, 21 GEN - "Nulla è impossibile", neppure che
un paraplegico trovi la forza e la determinazione di tornare a
camminare. È quello che ha fatto l'atleta libanese Michael
Haddad, che ha il 75% del corpo completamente paralizzato e
stare eretto nella sua specifica situazione è catalogata dai
medici come "impossibilità clinica".
Michael Haddad ha guidato all'Expo di Dubai la marcia Walk
for Climate Action, che dal Padiglione delle Opportunità,
nell'hub delle Nazioni Unite, ha attraversato tutta Expo per
arrivare fino al Padiglione della Svezia, quasi dalla parte
opposta del sito, la Svezia che ha anche promosso l'iniziativa.
Quasi 2 km di marcia che hanno segnato la fine della settimana
degli Obiettivi Sostenibili Globali delle Nazioni Uniti, che da
New York si è spostata eccezionalmente all'Expo di Dubai.
"E' una opportunità unica per connetterci gli uni con gli
altri", ha detto Michael Haddad, nominato ambasciatore ONU per
essere stato in grado di ispirare persino chi è stato colpito da
paralisi a cambiare la propria condizione vitale. Haddad ha
trovato infatti un modo di stare in piedi sulle proprie gambe
grazie all'uso delle stampelle, e con queste camminare, in
maniera eretta, anziché seduta su una sedia a rotelle. Con le
sue stampelle ha girato il mondo e si è impegnato per il
cambiamento climatico e aiutare a preservare il nostro pianeta,
grazie all'attenzione che catalizzavano le sue avventure.
Nella giornata conclusiva della settimana degli Obiettivi
Sostenibili Globali ha guidato una marcia promossa dal
Padiglione della Svezia per sensibilizzare sul fatto che tutto
dipende da noi, anche raggiungere obiettivi impossibili.
Haddad, circondato da media e persone comuni, come un
moderno Forrest Gump, ha formato dietro di lui una lunga fila di
persone. (ANSA).