Via libera dalla commissione Giustizia del Parlamento europeo all'aggiornamento delle norme Ue sui reati ambientali, inclusa la richiesta di nuovi reati specifici e sanzioni più severe per i trasgressori. Nel testo, licenziato all'unanimità, gli eurodeputati chiedono di aggiungere all'elenco dei reati ambientali il commercio illegale di legname, l'esaurimento illegale delle risorse idriche, l'inquinamento causato dalle navi, le violazioni della legislazione dell'Ue sulle sostanze chimiche, la coltivazione di organismi geneticamente modificati, i comportamenti che causano incendi boschivi e le violazioni che contribuiscono alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.
Il testo prevede inoltre che i reati che comportano ingenti danni ambientali siano punibili con almeno 10 anni di reclusione, mentre gli altri incorrano a quattro o sei anni a seconda della loro entità, gravità e durata. Inasprite anche le multe per i reati ambientali commessi dalle imprese con la proposta di innalzarle al 10% del fatturato mondiale medio del trasgressore. Gli Stati membri infine, stando al testo, dovrebbero rafforzare la cooperazione transfrontaliera, anche con organismi dell'Ue come Eurojust, Olaf, Europol ed Eppo per prevenire tali reati e identificare i trasgressori.
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