"Pochi dicono che, dopo l'approvazione del meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto connesso ai Pnrr nazionali, è iniziato un intenso dialogo che ha portato la Commissione Ue a concordare con il governo ungherese ben 17 riforme per mettere in sicurezza il sistema degli appalti pubblici dai rischi di corruzione e di scarsa trasparenza. Molte di queste riforme sono già state approvate e sono operative. Ciò nonostante, si vuole continuare ad utilizzare il principio sacrosanto dello stato di diritto per colpire un governo non allineato politicamente, incuranti dei passi avanti compiuti in questi mesi di intensa collaborazione. Questo accanimento rischia di far perdere di credibilità il principio stesso e gli strumenti messi in campo per farlo rispettare", concludono.
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