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Al Parlamento europeo una petizione sulla legge 107 della "buona scuola"

Evi (Verdi), algoritmo non sicuro e contro privacy

Redazione ANSA

BRUXELLES - Le critiche alla cosiddetta "buona scuola" arrivano a Bruxelles, con una petizione presentata da 23.000 docenti al Parlamento europeo. La firmataria Filomena Pinca ha infatti denunciato la disparità di trattamento riservata ai docenti assunti a seguito della della legge 107 di riforma, che sarebbero stati divisi in fasi e impiegati non in base al criterio meritocratico bensì "utilizzando un algoritmo orwelliano". "È stata una vera e propria lotteria in cui il più fortunato che non aveva mai svolto una supplenza come docente ha vinto un posto sotto casa mentre il docente con esperienza è stato inviato a 1000 km di distanza dalla propria residenza", ha detto Pinca.

Adam Pokorny della Commissione Ue ha risposto che la disparità di trattamento descritta non rientra però nel campo del diritto europeo. Eleonora Evi, eurodeputata dei Verdi, ha invece sottolineato che l'algoritmo utilizzato "non solo ha generato disparità di trattamento professionali e territoriali nell'assegnazione della sede scolastica, ma si è anche verificato che non era sicuro, trasparente, etico e non è stato sottoposto a controllo umano, presentando quindi diversi profili di potenziale violazione del diritto europeo incluso il regolamento Gdpr sulla protezione dei dati".

La petizione resta comunque aperta e Bruxelles manderà una lettera al Ministero dell'Istruzione italiano, chiedendo una reazione.

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