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Nardella, serve un progetto fotovoltaico a burocrazia zero

Il sindaco di Firenze, 'ho parlato con Timmermans. Italia faccia di più su rinnovabili'

Redazione ANSA

BRUXELLES - Il sindaco di Firenze e presidente di Eurocities Dario Nardella sostiene l'idea di lanciare in Italia "un progetto a burocrazia zero in tutte le aree industriali per impiantare pannelli fotovoltaici, impianti solari che possono consentire di recuperare il terreno perso sul fronte delle rinnovabili". Ne ha parlato in un punto stampa a margine della riunione in plenaria del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, dopo diversi incontri avuto ieri e oggi con i vertici delle istituzioni europee. "Per esempio con il vicepresidente della Commissione Frans Timmermans abbiamo parlato dell'importanza di aumentare gli impianti fotovoltaici nelle aree industriali delle città europee", ha spiegato Nardella.

"Questi giorni sono molto importanti qui a Bruxelles per rafforzare sempre di più il ruolo delle città, dei sindaci, dei governi locali nelle prossime strategie dell'Unione Europea. Come presidente di Eurocities ieri ho avuto anche la possibilità di incontrare il vicepresidente Timmermans, la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e la commissaria per gli Affari interni Ylva Johansson. Abbiamo fatto il punto su molti elementi di emergenza. Primo quello della crisi energetica: come sindaci europei supportiamo totalmente la strategia della Commissione europea e l'azione del vicepresidente Timmermans su RePowerEu, per quel che riguarda la nuova piattaforma di rilancio sul tema dell'energia e del risparmio energetico" con "forti investimenti sulle energie rinnovabili". "L'Italia in questo senso deve fare molto di più, siamo molto indietro. E' necessario inaugurare un piano molto incisivo e coraggioso per puntare sulle energie rinnovabili sempre di più nel nostro Paese. Se facciamo confronti con altri paesi europei e altre città europei siamo molto indietro".

Sulle conseguenze del conflitto in corso in Ucraina Nardella ha dichiarato che c'è una questione che "sta crescendo e sta diventando una vera e propria emergenza sociale nelle nostre città ed è legata all'accoglienza degli ucraini che stanno scappando alla guerra: si stanno moltiplicando casi di sfruttamento prostituzione di donne, rischi di pedofilia, tratta di donne. Dobbiamo stare attenti che questa emergenza umanitaria non nasconde al suo interno un'emergenza sociale rispetto alla quale siamo al momento del tutto impreparati".

"Abbiamo garantito alla commissaria Johansson il nostro supporto come sindaci per condividere informazioni, anche per lanciare un format di comunicazione verso i rifugiati ucraini che vengono nei nostri Paesi, evitando il meccanismo dell'accoglienza fai da te, dell'accoglienza spontanea, che può essere molto rischiosa. Non è assolutamente accettabile che persone comuni possano prendere minori o donne in casa propria sulla base di una supposta generosità e solidarietà, che non è tracciata, non è governata, non è controllata - ha sottolineato il sindaco di Firenze -. Abbiamo deciso di avviare una collaborazione con la commissione europea e le città dei nostri Paesi in modo da poter prevenire il più possibile questi fenomeni molto preoccupanti".

Nardella inoltre afferma di appoggiare la proposta del sindaco di Roma Roberto Gualtieri sulla necessità di creare gemellaggi tra le città europee e ucraine per la ricostruzione: "penso sia straordinaria", dice. E annuncia di aver proposto ieri "alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola di organizzare a Bruxelles un incontro tra una delegazione di sindaci europei dell'associazione di Eurocities e una delegazione di sindaci ucraini". "Speriamo di poterlo fare nell'arco di 2 3 settimane", ha spiegato in un punto stampa a margine della plenaria del Comitato delle Regioni. L'idea è avviare la collaborazione su tali gemellaggi considerando che sulla ricostruzione "si può già cominciare a fare un certo lavoro. Immaginiamo anche il solo fatto di progettare le opere che vanno ricostruite: questo lavoro di progettazione si può già fare senza aspettare che finisca la guerra", ha detto Nardella.

"Credo che questa idea di un gemellaggio per la ricostruzione basato sulla cooperazione locale sia straordinaria - ha affermato il presidente di Eurocities e sindaco di Firenza -. Non basta che si attivino solo i Paesi, che si attivino i Paesi membri, i governi nazionali e le istituzioni comunitarie. E' necessario che ci sia un lavoro tra città e città", per un aiuto con esperti e tecnici nella ricostruzione, nella progettazione. "Oggi il sindaco di Mariupol ci ha detto che il 90% della sua città è stata rasa al suolo", ha ricordato Nardella riferendosi agli interventi alla plenaria del Comitato delle Regioni e dicendosi convinto che "questo gemellaggio può essere ben organizzato a livello del Comitato delle Regioni". "Come presidente di Eurocities garantisco il mio apporto perché ci sia una vera e propria pianificazione di questo lavoro di cooperazione tra città europee città ucraine", ha spiegato Nardella. "Ogni città europea adotta una città Ucraina in questo gemellaggio di ricostruzione e si impegna a ricostruire una scuola, un tribunale, un palazzo di funzioni pubbliche penso". "La prossima settimana a Firenze avremo lo state of the union dove verrà appunto il vice presidente del comitato Vasco Alves Cordeiro insieme alla commissaria europea Elisa Ferreira. In quella occasione sicuramente potremo discutere su come implementare questo tipo di relazione". Rispetto all'incontro in programma a Bruxelles Nardella ha spiegato che il sindaco di Melitopol Ivano Fedorov si sta facendo "portatore di questa iniziativa per costituire la delegazione".

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