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Bruxelles avverte sul "rischio ritardi nell'attuazione del Pnrr"

Pubblicato il report annuale sull'attuazione del piano: "Presentate richieste per 3 rate, pari a 151 obiettivi"

Redazione ANSA

BRUXELLES - "L'attuazione del Pnrr italiano è in corso, ma con un rischio crescente di ritardi: l'Italia ha presentato tre richieste di pagamento, che corrispondono a 151 tappe e obiettivi del piano e e che comportano un esborso complessivo di 42 miliardi di euro (riferito alle prime due richieste di pagamento presentate)". Lo si legge nel capitolo dedicato all'Italia del secondo report annuale Ue sull'attuazione del piano di ripresa post-pandemico del Recovery Fund. "Procedere rapidamente con l'attuazione del piano e la negoziazione della sua modifica è essenziale a causa della natura temporanea del Recovery in vigore fino al 2026", si legge nel documento.

Mettendo l'accento su due esempi per i quali l'Italia ha soddisfatto i criteri richiesti per l'erogazione dei fondi Recovery il report sottolinea: "L'Italia ha proseguito l'impegno per la riforma della pubblica amministrazione adottando tutti gli atti di esecuzione relativi alla riforma del pubblico impiego, la legislazione primaria è stata adottata nel 2022 e tutti gli atti di esecuzione sono entrati in vigore; questo passo contribuirà a una gestione più efficace ed efficiente della forza lavoro pubblica nella pubblica amministrazione, dal reclutamento alla progressione di carriera", si apprende.

"Gli atti di esecuzione sono particolarmente importanti per garantire un'efficace implementazione della riforma e per contribuire a un'attuazione omogenea in tutte le amministrazioni pubbliche", continua il documento. "Va notato - si legge nel testo - che l'Italia ha già anticipato alcuni atti secondari, che sono stati adottati ben prima della loro scadenza prevista, per meglio inquadrare le disposizioni inserite nella legislazione primaria e per meglio inquadrare le disposizioni incorporate nella legislazione primaria e per dare loro rilevanza ai fini dell'attuazione concreta della riforma".

Sul piano degli investimenti il report europeo sottolinea in particolare che "l'Italia ha completato con successo la progettazione, la preparazione, l'allestimento e il collaudo di quattro data center, che costituiscono il nucleo della nuova infrastruttura cloud nazionale, denominata 'Polo'".

Nella relazione è scritto che finora la Commissione ha erogato 153,4 miliardi di euro per la realizzazione degli investimenti e delle riforme concordate a livello europeo. Il rapporto mette in luce l'elevato livello di trasparenza dello strumento e informa sulle azioni della Commissione per rafforzare l'audit e il controllo del Recovery. La realizzazione complessiva del Recovery "è saldamente in corso", sottolinea la portavoce Veerle Nuytys.

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