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Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte tra le regioni più attive per l'ambiente

Attraverso cooperazione interregionale e transnazionale

Redazione ANSA

BRUXELLES - I programmi di cooperazione interregionale e transnazionale svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili, nella riduzione dell'inquinamento e nella lotta ai cambiamenti climatici. Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte sono le regioni più attive in questo campo e insieme a Slovenia e Croazia costituiscono un punto focale della cooperazione per ambiente ed energia. È quanto emerge dalla ricerca 'CE FLOWS', realizzata dal programma di studi Espon dell'Ue, specializzato in analisi regionali.

Lo studio è dedicato agli scambi e al livello di integrazione nell'area funzionale dell'Europa centrale che interseca i territori di nove Stati membri: Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Slovenia, e alcune regioni di Italia e Germania. Un'area che rappresenta il 23% del territorio dell'Ue, un tempo diviso dalla cortina di ferro, che è anche il cuore manifatturiero d'Europa: qui si produce il 68% del valore aggiunto nel manifatturiero dell'intera Ue. I ricercatori ne hanno indagato le potenzialità di sviluppo e gli ostacoli, soffermandosi in particolare sul modo in cui la cooperazione può ridurre il divario socio-economico tra le regioni e rafforzare lo sviluppo territoriale integrato.

Uno degli aspetti analizzati è rappresentato dalla cooperazione in materia ambientale. La maggior parte delle regioni che presentano un rischio più elevato di erosione del suolo - ad esempio l'Ungheria settentrionale e la Polonia orientale - o che hanno una forte dipendenza dall'auto e un tasso significativo di produzione di rifiuti - ad esempio la Germania orientale - è coinvolta solo moderatamente nei programmi Interreg e LIFE, e ancor meno in Horizon 2020.

Al contrario, i ricercatori hanno rilevato modelli di cooperazione più intensi nelle regioni che perseguono un percorso di sviluppo legato all'economia circolare. Tali regioni, che spesso ruotano intorno a grandi centri urbani, sono molto attive nella cooperazione in ricerca e innovazione, oppure registrano dei buoni indicatori ambientali. Tra gli esempi citati, troviamo la Lombardia, l'Emilia Romagna, l'Alta Baviera, la Slovenia occidentale, nonché Berlino, Vienna e Varsavia.

Secondo i ricercatori, inoltre, esiste una stretta relazione tra i modelli di cooperazione in materia ambientale e quelli legati alla transizione energetica. In altri termini, le regioni coinvolte in più progetti di cooperazione sull'economia circolare sono anche quelle che partecipano a un numero maggiore di progetti riguardanti l'efficienza energetica, le energie rinnovabili e le tecnologie verdi.

In Italia, Slovenia e Croazia si trovano le regioni leader nei progetti di cooperazione volti allo sviluppo delle rinnovabili. Le regioni italiane, in particolare Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, spiccano anche per la loro partecipazione ai progetti di cooperazione ambientale. Questo triangolo Italia-Slovenia-Croazia, scrivono i ricercatori, è un punto focale di cooperazione per l'ambiente e l'energia nell'area osservata.

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