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L'America riapre ai viaggiatori vaccinati da novembre

Ok anche per AstraZeneca. Ue plaude, brindano le compagnie aeree

Redazione ANSA

NEW YORK - Gli Stati Uniti riaprono: a partire dagli inizi di novembre i viaggiatori internazionali interamente vaccinati, inclusi gli europei e i britannici, potranno entrare negli States. La decisione della Casa Bianca mette fine a 18 mesi di divieto, il cosiddetto 'travel ban' scattato con Donald Trump all'inizio della pandemia e proseguito successivamente con l'amministrazione Biden.

La svolta americana riguarda in tutto 33 Paesi - oltre all'area Schengen e alla Gran Bretagna ci sono Irlanda, Cina, Iran, Brasile, Sud Africa e India - e arriva all'avvio dei lavori dell'assemblea dell'Onu. E mentre la tensione fra Usa e Europa è ai livelli di guardia per la crisi dei sottomarini.

In base alle nuove regole, chi vorrà entrare negli Usa dovrà presentare prima di imbarcarsi il certificato di vaccinazione completa e un test negativo per il Covid condotto nelle 72 ore prima del volo. Non è ancora chiaro quali vaccini saranno ammessi visto che negli Stati Uniti ne sono stati approvati solo tre - Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson - e non AstraZeneca o Sinovac, ampiamente utilizzati in Europa e Cina. Sarà il Center for Disease Control and Prevention a fare chiarezza nei prossimi giorni: secondo indiscrezioni riportate da alcuni media, è probabile che AstraZeneca venga ammesso mentre sul vaccino cinese o sul russo Sputnik la questione resta in sospeso. Il Cdc, la maggiore autorità sanitaria americana, è chiamato anche a impartire alle compagnie aeree l'obbligo di raccogliere le informazioni dei passeggeri per facilitare il tracciamento dei contatti. Per gli americani non vaccinati che intendono tornare a casa, l'amministrazione Biden prevede poi un'ulteriore stretta: dovranno presentare un test negativo al Covid nelle 24 ore precedenti il viaggio e dovranno sottoporsi a un ulteriore test all'arrivo.

Il nuovo approccio è "incentrato sui singoli individui piuttosto che su un Paese, ed è più solido" perché consente di "proteggere gli americani in casa e allo stesso tempo rafforzare la sicurezza dei viaggi internazionali", ha spiegato Jeff Zients, il coordinatore della risposta al Covid della Casa Bianca. Salutano con soddisfazione l'apertura americana gli europei, da tempo in pressing sull'amministrazione Biden per la riapertura dei confini. La commissione Ue ha parlato di una decisione "molto attesa" mentre il vice cancelliere e ministro delle finanze tedesco, Olaf Scholz, l'ha definita "una buona notizia per gli investimenti tedeschi ed europei e per l'insieme delle relazioni transatlantiche". Sulla stessa linea il capo della diplomazia britannica Liz Truss: "È un'ottima notizia. E' importante - ha twittato - per la ripresa economica, per le famiglie e per gli scambi commerciali".

L'annuncio della Casa Bianca ha messo le ali ai titoli delle compagnie aeree, impegnate da tempo in un'azione di lobby per convincere la Casa Bianca a riaprire il corridoio transatlantico, vitale per i loro interessi. Iag As, la società a cui fa capo British Airways, è arrivata a guadagnare il 12%, Air France-Klm il 7% e Lufthansa il 7,5%.

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