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Hahn, dall'Ungheria passi avanti sullo Stato di diritto

Ma le proposte devono essere attuate in modo appropriato

Redazione ANSA

BRUXELLES - "Con le misure promesse l'Ungheria ha fatto dei passi avanti importanti nella giusta direzione anche se sono arrivate tardi nel processo di dialogo". Lo ha detto Johannes Hahn, il Commissario per il Bilancio e l'Amministrazione, intervenendo alla Plenaria del Parlamento Europeo nel dibattito dedicato alla proposta dell'esecutivo comunitario di congelare il 65% dei fondi di coesione destinati a Budapest nell'ambito del meccanismo di condizionalità. Con tale procedura, attivata per la prima volta contro l'Ungheria, l'Ue può sospendere i finanziamenti diretti ad uno Stato membro in caso di violazioni dello stato di diritto che hanno o minacciano di danneggiare il bilancio dell'Ue.

Prese nel loro complesso, ha spiegato il commissario, le 17 proposte ungheresi "potrebbero risolvere la questione se, e sottolineo se, saranno adottate in modo appropriato a livello legislativo". "Lo Stato di diritto non è questione di bilancio, non si tratta di tutelare il bilancio ma i nostri valori comuni e non si capisce perché qui davanti a noi ci sia il commissario Hahn e non ci sia la presidente Ursula von der Leyen", ha detto l'eurodeputata liberale olandere Sophia In 'T Veld rispondendo all'intervento di Hahn.

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