Ci saranno meno pere italiane sulle
tavole quest'anno, visto che i cambiamenti climatici hanno
tagliato il 63% della produzione, tra maltempo, gelate,
alluvioni, caldo record e attacchi degli insetti alieni. Una
perdita che potrebbe peggiorare visto che i dati non tengono
conto degli eventi meteo estremi della seconda metà di luglio,
che hanno comportato perdite di prodotto ma anche problemi
qualitativi.
ll risultato è che l'Italia, fa sapere la Coldiretti, perde
la leadership produttiva nell'Ue, dopo che lo scorso anno 1 pera
su 4 era tricolore; un dato che va a pesare sul bilancio
comunitario complessivo in calo del 13% rispetto al 2022. Il
colpo di grazia lo ha dato l'alluvione in Emilia Romagna dove la
produzione è stimata in perdita di oltre il 60% rispetto
all'anno precedente, una regione da cui arriva quasi il 60%
delle pere nazionali. La situazione è gravissima, tanto che ci
sono stati abbattimenti di pereti proprio perché anche grandi
aziende strutturate non vedono più un minimo di prospettiva. È
il quinto anno consecutivo che la pericoltura italiana si trova
ad affrontare problemi, avvertono dal Cso Italy (Centro Servizi
Ortofrutticoli) e "non è più possibile andare oltre".
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