Formare in tempi brevi i
lavoratori provenienti da Paesi extra Ue per permettere il loro
ingresso nel mondo del lavoro e colmare il fabbisogno di
manodopera delle imprese italiane. È questa la proposta
presentata da Cifa Italia e Fornacom al Festival del Lavoro a
Bologna.
"Puntiamo alla nascita di una rete internazionale dei servizi
per il lavoro pubblico-privata", spiega Andrea Cafà, presidente
di Cifa Italia e del fondo interprofessionale Fonarcom. Rete che
lavorerà al fianco del ministero del Lavoro, Anpal, Regioni,
Apl, enti di formazione, enti bilaterali e professionisti.
L'iniziativa parte dal "nostro tessuto imprenditoriale, che è
costituito da micro e piccole imprese - aggiunge Cafà - :
vogliamo che siano loro a segnalare a questa rete i fabbisogni
formativi". "L'obiettivo è anche quello di "presentare la
proposta al Governo, in considerazione anche del fatto che la
rete per la formazione continua nei paesi africani potrebbe
arricchire gli asset strategici del Piano Mattei".
Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro della
Camera, ha "sottoscritto in pieno il progetto di Cifa e di
Fonarcom. Noi abbiamo bisogno di immigrazione regolare e
immigrazione formata - ha aggiunto - e dovremo cercare, anche
attraverso il decreto flussi, di formare le persone anche prima
che arrivino nel nostro Paese. Molte aziende stanno cercando
lavoratori. Un'immigrazione formata può costituire un asset
molto importante per il nostro Paese per i prossimi 50 anni".
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