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'Un ballo in maschera' di Giuseppe Verdi a Reggio Emilia

'Un ballo in maschera' di Giuseppe Verdi a Reggio Emilia

Il 17 e 19 marzo la ripresa dell'allestimento di Samaritani

REGGIO EMILIA, 14 marzo 2023, 09:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La Stagione lirica del Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia prosegue il 17 (ore 20) e il 19 marzo (ore 15.30) con 'Un ballo in maschera', una delle grandi opere della maturità di Giuseppe Verdi, dove gelosia, tradimento, amore e rinuncia si uniscono a un'inedita leggerezza e ironia nel raffigurare lo sfondo su cui si snoda il poema di un amore impossibile e disperato. Presentata nell'allestimento del Teatro Regio di Parma, l'opera sarà eseguita dall'orchestra della Filarmonica di Parma diretta da Alessandro D'Agostini, con la regìa di Massimo Gasparon che riprende l'idea originale di Pierluigi Samaritani. Secondo il critico e musicologo Massimo Mila, "Il ballo in maschera" è "il Tristano e Isotta di Verdi". Una maga predice il tradimento e l'assassinio del re per mano del suo migliore amico. Ma all'epoca il regicidio non poteva essere rappresentato, così la censura si accanì, costringendo Verdi a un'ambientazione americana (il protagonista, Riccardo, finirà per essere il conte di Boston). Massimo Gasparon, partendo dallo storico allestimento parmigiano del 1989 crea una nuova prospettiva drammaturgica dei personaggi attraverso un aggiornamento emozionale ed empatico, che non si rivela superficialmente solo estetico. Scrive nelle sue note di regia: "Potremmo (...) definire questa una ripresa con notevoli nuovi elementi scenografici e drammaturgici, un'occasione importante per ritrovare la modernità attraverso lo stile e la tradizione, dove il nuovo deve nascere dal nucleo classico della tradizione melodrammatica. La mia impostazione registica parte dalla ricerca profonda di una sensibilità sempre più attuale. Inoltre ho dato molta importanza alla componente esoterica e luciferina, che Verdi esalta continuamente: il numero Tre viene continuamente pronunciato e diventa un mantra satanico e denso di significati divinatorii".
   

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