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Videomapping completa la facciata di San Petronio a Bologna

Videomapping completa la facciata di San Petronio a Bologna

IL 15 settembre la proiezione con musiche dal vivo

BOLOGNA, 13 luglio 2022, 14:55

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Come sarebbe la Basilica di San Petronio a Bologna se la sua facciata non fosse rimasta incompiuta? Lo si potrà scoprire il 15 settembre prossimo grazie al progetto "La piazza si accende" col quale Bologna Festival si riappropria di Piazza Maggiore, trentasette anni dopo avervi fatto ballare il valzer viennese, per mostrare alla città attraverso la tecnica del videomapping (Luca Agnani l'autore) alcuni dei disegni elaborati da grandi architetti del passato, come Andrea Palladio, Giulio Romano, Baldassarre Peruzzi, il Vignola, il Terribilia, Girolamo Rainaldi, fino all'ultima dedica "green" di Mario Cucinella, che completano ognuno a suo modo la facciata di quella che avrebbe dovuto essere una chiesa più grande di San Pietro.
    Il progetto, reso possibile grazie al sostegno di AlfaSigma, del Ministero della Cultura e del Comune di Bologna, sarà fruibile per cinque serate fino al 19 settembre a partire dalle 21: nella prima serata le proiezioni saranno accompagnate dall'Orchestra Senzaspine diretta da Matteo Parmeggiani in musiche di compositori bolognesi o legati alla città, come Ottorino Respighi del quale verrà presentata la Rossiniana, e i cittadini onorari Riccardo Wagner (musiche da Lohengrin e Maestri cantori di Norimberga) e Gioachino Rossini (sinfonie da Italiana in Algeri e Guglielmo Tell, quest'ultima scelta come colonna sonora del videomapping).
    "Un progetto nato nel 1300 - ha scherzato il sindaco di Bologna Matteo Lepore - San Petronio è stata costruita dalla città come luogo di incontro e di devozione, un grande simbolo di come le cose a Bologna si fanno assieme. Piazza Maggiore è il luogo che maggiormente i bolognesi ricordano, un luogo che tiene assieme il comun , la chiesa, le manifestazioni, il sacro e il profano. E questa facciata ha visto nei secoli davvero tutto quello che è successo nella storia di Bologna. Credo davvero che sia stato molto bello e lungimirante l'idea di far tornare le persone in piazza dopo due anni di chiusura che hanno un po' ritardato anche questo appuntamento".
    Prima del concerto lo storico dell'arte Luigi Ficacci e l'architetto Mario Cucinella dialogheranno insieme per introdurre il progetto nelle sue valenze storico-architettoniche.
   

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