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Cosmo, live rimandati non per covid ma per burocrazia

Cosmo, live rimandati non per covid ma per burocrazia

"Speravamo in precedente sensato che aiutasse per riapertura"

ROMA, 20 settembre 2021, 17:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nostro malgrado, siamo costretti a rimandare i concerti previsti per l'1, 2 e 3 ottobre a Bologna". Così Cosmo - dopo un'apertura prospettata dal ministro Franceschini che aveva ipotizzato di considerare i live di Cosmo come test per una capienza più ampia degli spettacoli dal vivo - annuncia l'impossibilità di tenere i suoi show "per le scelte fatte dalla politica, e per i tempi della burocrazia. Non certo per una situazione di emergenza ospedaliera".
    "Purtroppo il governo ha detto che si esprimerà sulla possibile abolizione del distanziamento soltanto il prossimo 30 settembre - spiega in un lungo messaggio -, il giorno prima di un evento che ha bisogno di tempo per essere allestito e che non può rischiare di venire bloccato last minute con tutto quello che ne comporterebbe". L'idea di Cosmo era "di poter creare un precedente sensato che aiutasse lo Stato e il settore a marciare verso una riapertura reale e non fittizia. Credevamo - e lo abbiamo fatto prima ancora che il governo si esprimesse nel merito - che l'utilizzo del green pass potesse essere un veicolo per ricongiungerci alla normalità e anche un mezzo per spingere la comunità (e soprattutto le fasce più giovani) a vaccinarsi". Cosmo si dice "deluso" dal modo in cui alcuni provvedimenti hanno trasformato "quella che di fatto era un'opportunità in una minaccia e dando vita a un paradosso: mentre i concerti sono sempre di più militarizzati, controllati a vista, pieni di vincoli e regole da seguire, fuori dalle arene dedicate alla musica sembra sia possibile fare tutto quello che da decreto risulterebbe vietato nei nostri eventi". "Chi prende le decisioni ignora, tra le varie cose, quanto sia frustrante e ingiusto vedere i nostri colleghi di tutto il mondo poter lavorare a pieno regime - conclude - mentre qui ancora dobbiamo discutere se sia lecito o meno fare i concerti con il pubblico in piedi e non solo con le sedute".

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