Opere di Arnaldo Pomodoro, Alberto
Burri, Mauro Staccioli, Tonino Guerra, Mimmo Paladino, Marco
Bravura e tanti altri: l'Emilia-Romagna è un museo d'arte a
cielo aperto, dove percorsi nella natura, parchi e luoghi urbani
sono a servizio dell'arte e accolgono sculture, monumenti e
fontane accessibili a tutti, oltre a installazioni di grandi
artisti contemporanei create ad hoc.
Sono in particolare dello scultore Arnaldo Pomodoro, nato a
Morciano di Romagna, due opere installate en plein air:
'Obelisco per Cleopatra' esposto a Soliera, nel modenese, e
'Cono Tronco', ospitato nel Parco di Sculture di Santa Sofia, ai
piedi dell'Appennino Tosco Romagnolo, dove l'artista ha vinto
l'edizione 2020 del Premio Campigna (premio di arte moderna nato
nel 1955 e che si tiene ogni anno in autunno). L'ultima in
ordine di tempo è invece dell'artista Gaetano Pesce, una
scultura rosa di grandi dimensioni installata a Ferrara,
un'allegoria del pregiudizio maschile nei confronti delle donne.
A Reggio Emilia la contemporaneità si respira tra le opere
sparse per la città, nel modenese nei parchi di sculture tra
Fanano e Maranello. Dalla parete ceramica dell'Ospedale di Imola
invece si può raggiungere Faenza grazie alla mappa del Museo a
cielo aperto faentino, o arrivare a Ravenna dove le
installazioni di ferro dialogano con l'arte antica. Si può
scegliere di viaggiare in Romagna sulle tracce delle Fontane in
mosaico, ceramica, vetro e ferro battuto ideate da Tonino Guerra
o delle opere di Arnaldo Pomodoro nel riminese, o puntare al
Parco delle Sculture di Santa Sofia, nato dal Premio Campigna,
per camminare tra opere adagiate sull'alveo del fiume Bidente o
sospese sul fianco di una collina, o raggiungere Mutonia, il
parco delle opere dei Mutoid a Santarcangelo di Romagna, fino
alla recente installazione della 'Maestà sofferente' di Gaetano
Pesce a Ferrara.
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