Arriva il primo manuale
dedicatoall'enoturismo pubblicato dopo l'approvazione della
norma nazionale, scritto a quattro mani da chi, da prospettive
differenti, vive l'impegno di valorizzare il comparto del vino
italiano. Dal titolo "Turismo del vino in Italia. Storia,
normativa e buone pratiche" è scritto dal senatore Dario
Stefàno, autore della legge sull'enoturismo e dalla produttrice
Donatella Cinelli Colombini, nonché storica fondatrice del
Movimento Turismo del Vino. Padrino di eccezione: Riccardo
Cotarella, presidente mondiale degli enologi. " Aver normato
l'enoturismo - ha detto Stefàno - è stato un primo obiettivo
importante per l'Italia che vanta una ampelografica e una
potenzialità di sviluppo uniche al mondo che però necessitavano
di una legittimazione normativa. L'enoturismo può essere una
leva competitiva importante anche in chiave di ripartenza,
poiché ci permette di qualificare l'offerta turistica con tratto
identitario esclusivo, qual è il nostro vino" . Il senatore ha
ricordato che i turisti stranieri, bloccati ora dalla pandemia,
scelgono l'Italia come destinazione perché attratti anche dalla
nostra enogastronomia. "Ora occorre lungimiranza e un nuovo
modello di turismo, ma anche di agricoltura e di imprenditori:
giovani, digitalizzati e rispettosi della natura, capaci di
accorciare la catena alimentare, innalzare la cultura del
mangiare sano valorizzando le nostre identità con linguaggio
competente ed elevata professionalità". Cinelli Colombini ha
evidenziato come la pandemia ha modificato l'enoturismo. "Sono
quattro elementi di cui dobbiamo tenerne conto - ha detto - la
necessità delle cantine di differenziarsi di fronte a visitatori
che chiedono esperienze e scoperte, il ruolo accresciuto della
connettività internet e le nuove modalità di prenotazione, il
cambio di target con una crescita delle donne e degli
"enoturisti per caso", gli effetti di una sensibilità ambientale
più accentuata che in passato".
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