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La Cina apre la corsa alle stazioni spaziali

La Cina apre la corsa alle stazioni spaziali

Allo studio quella per la Luna ,quella commerciale e quella russa

30 aprile 2021, 09:48

Enrica Battifoglia

ANSACheck

Il lancio del primo modulo della stazione spaziale cinese Tiangong © ANSA/AFP

Il lancio del primo modulo della stazione spaziale cinese Tiangong © ANSA/AFP
Il lancio del primo modulo della stazione spaziale cinese Tiangong © ANSA/AFP

E' in orbita il cuore della stazione spaziale cinese 'Tiangong', il 'Palazzo celeste' destinato a diventare l'avamposto per una presenza umana permanente nello spazio: la Cina segue così le orme di quanto hanno fatto i partner della Stazione Spaziale Internazionale (Iss), ossia Stati Uniti, Russia, Europa, Giappone e Canada, ma anche cavalcando in pieno la nuova corsa alle stazioni spaziali, dalla Gateway destinata all'orbita lunare a quella commerciale Axiom, fino alla stazione orbitale annunciata dalla Russia.
Sono progetti colossali che potrebbero diventare realtà nell'arco di pochi anni, cambiando completamente equilibri e collaborazioni e aprendo in modo importante all'industria privata.

Il modulo portato in orbita dalla Cina con il lanciatore Lunga Marcia 5B si chiama 'Tianhe', che significa 'Armonia celeste', ed è il nucleo centrale della futura stazione spaziale. E' il luogo in cui lavoreranno i primi astronauti cinesi, i taikonauti, non appena arriveranno a bordo. I primi tre potrebbero arrivare già all'inizio di giugno per una prima missione di tre mesi, mentre si prevede che quelle degli equipaggi successivi dureranno sei mesi.

Con un volume interno di 50 metri cubi, il modulo ha una forma che ricorda quella della prima sezione della vecchia stazione spaziale russa Mir, dismessa venti anni fa, solo un po' più allungata. Al suo interno vivranno e lavoreranno gli astronauti, inoltre comprende il modulo di comando e la camera di decompressione necessaria per affrontare le passeggiate spaziali. Lo ha realizzato l'azienda China Aerospace Science and Technology, primo contraente del programma spaziale governativo.

Le autorità cinesi hanno definito "un successo" questa prima missione, la prima delle 11 previste entro il 2022: tante, secondo il programma dell'agenzia spaziale cinese Cnsa, saranno quelle necessarie per portare in orbita e assemblare tutti gli elementi del Palazzo celeste. Dei dieci lanci rimanenti, due porteranno a bordo altri due moduli (chiamati Wentian e Mengtian) destinati a ospitare esperimenti, quattro sono previsti per il cargo che trasporta materiali e rifornimenti e quattro sono per le navette degli equipaggi, i primi dei quali hanno già iniziato l'addestramento. 

Progettata per essere operativa almeno per i prossimi dieci anni, la stazione spaziale cinese è nell'orbita bassa, come la Stazione Spaziale Internazionale. Una volta completata, Tiangong avrà un volume di 110 metri cubi, ossia meno di un terzo rispetto ai 388 della Stazione Spaziale Internazionale.

Quest'ultima è destinata intanto a ingrandirsi, grazie al nuovo segmento Axiom, il primo embrione della futura stazione spaziale commerciale. Composta da tre moduli pressurizzati e da una finestra panoramica sulla Terra simile alla Cupola della Iss, questa nuova stazione potrebbe cominciare a essere assemblata nel 2024. Al termine della vita operativa della Iss si staccherà e diventerà autonoma. In attesa di saperne di più sulla stazione spaziale russa, sempre nel 2024 si prevede l'inizio dei lavori per Gateway, la stazione spaziale destinata a orbitare intorno alla Luna e a diventare l'avamposto per l'esplorazione di Marte

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