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La radioastronomia

La radioastronomia

di Davide Magri, III B, Itis Fermi, Modena

27 novembre 2014, 00:03

Redazione ANSA

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In questo periodo c’è il mese della scienza dove il comune organizza attività d’istruzione per i ragazzi. il tema è il cielo e lo spazio quindi l’astronomia. In data 22/10/14 alle ore 9:00 al planetario di Modena c’è stato il laboratorio-concorso di giornalismo scientifico a cura di Enrica Battifoglia, giornalista dell’ANSA.
In questa data oltre a parlare di come si scrive un articolo scientifico si è parlato anche di radioastronomia, ma che cos’è la radioastronomia?

La radioastronomia è la scienza che studia i fenomeni celesti attraverso la misura delle caratteristiche onde radio emesse dai processi fisici che avvengono nello spazio. È una delle scienze più giovani, infatti una delle prime ricerche risale agli inizi degli anni trenta e fu condotta da Karl Guthe Janski. Ma, anni prima di Janski, Nikola Tesla registro dati di onde cosmiche da nuvole cosmiche interstellari e da stelle giganti rosse e passo gli ultimi anni della sua vita a cercare di captare segnali da Marte. Però la comunità scientifica non gli diede credito principalmente perché la radioastronomia non esisteva ancora.

La radioastronomia si utilizza anche per studiare l’Universo e i corpi celesti perché con essa si riesce a scoprire cose che con i telescopi, che agiscono nel campo del visibile, non si riuscirebbe. Per esempio, grazie alla radioastronomia, si sono scoperti dei buchi neri, i centri delle galassie, i quasar e persino, cosa che non si sarebbe mai potuta scoprire con i normali telescopi, la radiazione cosmica di fondo che è l’unica prova del big bang. Si riescono a scoprire molte più cose con le onde radio invece che con le onde nel campo del visibile perché nello spettro elettromagnetico la parte più grande è occupata dalle onde radio. Gli oggetti che sono studiati di più sono di più dalla radioastronomia sono: le galassie ellittiche in tre dimensioni, perché ,tra le galassie, sono quelle più interessanti nella banda radio, i buchi neri, scoperti grazie alla radioastronomia, gli oggetti che ci cadono dentro e i quasar.

Gli scienziati studiano i buchi neri e gli oggetti che ci cadono dentro perché la gravità agisce anche sulla luce e su qualunque tipo di onda, anche quelle radio, e poi perché quando un oggetto cade dentro un buco nero emette, in quell’istante, onde radio molto forti che arrivano a grande distanza. La radioastronomia studia anche un altro oggetto molto importante: il quasar. Quasar è la contrazione di quasi-stellar radio surce, ed è un nucleo galattico attivo estremamente luminoso che alla vista appare puntiforme come una stella ma in realtà è una importantissima e fortissima fonte di onde radio dell’Universo. Questo, per ora, è la teoria di che cos’è un quasar.

La radioastronomia riesce a studiare tutti questi oggetti grazie ai vari dì radio telescopi posizionati in tutto il mondo. Un radio telescopio è un insieme di gigantesche antenne mobili o anche non, che raccolgono i dati delle onde radio dell’Universo che riescono a captare. La radioastronomia, anche se è una scienza molto giovane, ha scoperto molte cose nuove e quindi è molto utile agli scienziati per studiare e fare chiarezza sulle immensità dell’Universo.

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